Coronavirus, Mancini: “Calcio non essenziale? Ci sono moltissime persone con stipendi normalissimi”

Intervenuto al convegno Sportlab, organizzato da Il Corriere dello Sport e Tuttosport, il commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini è tornato sulle polemiche inerenti il coronavirus, dopo l’uscita non esattamente felice su Instagram di qualche giorno fa, e lo ha fatto sottolineando come il mondo del calcio non è fatto solo di campioni milionari e gente che guadagna cifre astronomiche:

“La polemica col ministro Speranza? Quelli che dicono che il loro lavoro non è essenziale vivono in un altro mondo. Il calcio ha pagato questo, intorno al calcio ci sono moltissime persone con stipendi normalissimi, in tutte le squadre e in tutti i club. I tanti contagi dopo le partite delle nazionali? Noi siamo stati in ritiro 11 giorni e abbiamo fatto 11 tamponi. Mi sembra che possa prendere chiunque in qualsiasi ambito”.

Quindi, andando a vedere il proprio lavoro da Ct, ha sottolineato come si veda anche in futuro alla guida della Nazionale.

Anche perché il tecnico jesino pensa anche al Mondiale:

“Io non guardo, sinceramente, alla scadenza. Il primo obiettivo importante, temporale, è quello di arrivare primi nel gruppo di Nations e organizzare la fase finale in Italia. A giugno abbiamo gli Europei, questo è l’obiettivo per noi, manca da troppi anni all’Italia. Mondiali? Nel mio orizzonte ci sono anche loro“.

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