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Interni

“Io, una giudice popolare al Maxiprocesso”: la storia vera dietro la docu-fiction

La storia vera dietro la docu-fiction sarà in onda questa sera in prima serata su Rai1

Una prospettiva diversa e senza dubbio innovativa quella che verrà raccontata dalla docu-fiction “Io, una giudice popolare al Maxiprocesso” in onda questa sera su Rai1 alle 21.25. Si tratta della ricostruzione di una delle pietre miliari nella lotta alla mafia: quella del Maxiprocesso di Palermo, uno dei più grandi eventi giudiziari nella storia contemporanea italiana. La vicenda  è stata raccontata e sviscerata in molteplici modi dal cinema, dalla letteratura e dalla televisione, ma la docu-fiction che andrà in onda questa sera ha il merito di narrarla da un punto di vista assolutamente innovativo: quella delle giudici popolari che parteciparono al processo. 

Qual è la storia vera dietro “Io, una giudice popolare al Maxiprocesso”

La storia vera delle tre giudici popolari

Nella fiction-documentario verrà messo, infatti, in risalto l’importantissimo ruolo, il più delle volte dimenticato, delle giudici popolari: tre donne all’epoca sconosciute, e molto probabilmente ignare del fatto che con il loro incredibile coraggio riuscirono a cambiare la storia dell’Italia intera. Le protagoniste della docu-fiction sono infatti ispirate a tre personaggi realmente esistiti: la docente di italiano Francesca Vitale e le due casalinghe Teresa Cerniglia e Maddalena Cucchiara. Le interviste alle giudici popolari, che oggi hanno un’ottantina di anni, saranno presenti all’interno della fiction assieme ad altri filmati d’epoca, donando al telespettatore una maggiore veridicità dei tragici fatti realmente accaduti.

La storia ha inizio nel 1986 in Sicilia. Caterina è un insegnante di Cefalù. La sua vita tranquilla accanto al marito Salvatore e al figlio Luca verrà bruscamente interrotta dalla convocazione del tribunale di Palermo: Caterina, infatti, è stata estratta a sorte come giurata popolare nel Maxiprocesso, istruito dai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Qualche numero dal maxiprocesso

Il maxiprocesso, che si svolse dal 10 febbraio 1986 al 16 dicembre 1987, coinvolse 475 imputati, scesi durante il dibattimento a 460. In quell’occasione furono 207 i detenuti, 349 le udienze, 346 le condanne (di cui 74 in contumacia), 114 le assoluzioni. Si contano, in tutto, 19 ergastoli, 2665 anni di carcere, 900 testimoni e parti lese, 200 avvocati difensori, 16 giudici popolari. Al processo, inoltre, parteciparono 3mila agenti delle forze dell’ordine e 600 giornalisti da tutto il mondo. Numeri, questi, che rendono bene l’importanza senza pari che quel processo ebbe per la nostra storia giudiziaria.

 

 

Martina De Marco

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