Covid, Premier Conte contro AstraZeneca: “Faremo causa per ritardi nelle consegne dei vaccini”

Il premier Conte non usa mezzi termini per condannare i ritardi nelle consegne dei vaccini anti-Covid da parte di AstraZeneca, annunciando che se le tempistiche non saranno ridotte l’Italia ricorrerrà a tutti gli strumenti e a tutte le iniziative legali per rivendicare il rispetto degli impegni contrattuali e per proteggere in ogni forma la nostra comunità nazionale.

Le parole di Conte in un post su Facebook

“Le ultime notizie che ci arrivano dalle aziende produttrici dei Vaccini anti-Covid sono preoccupanti. Dapprima Pfizer-Biontech ha comunicato un rallentamento della distribuzione ai Paesi europei delle dosi di vaccino già programmate, e questo sta penalizzando proprio i Paesi che, come l’Italia, stanno correndo più velocemente: le Regioni italiane sono costrette a rallentare le nuove somministrazioni per assicurare il richiamo alle persone già vaccinate”.

“Ma ancora più preoccupanti – prosegue il post – sono le notizie di ieri diffuse da AstraZeneca, il cui vaccino è in attesa di essere presto distribuito anche nell’Unione Europea. Se fosse confermata la riduzione del 60% delle dosi che verranno distribuite nel primo trimestre significherebbe che in Italia verrebbero consegnate 3,4 milioni di dosi anzichè 8 milioni”. 

Speranza e Arcuri incontrano vertici di AstraZeneca

Questa mattina il ministro Speranza e il commissario Arcuri hanno incontrato con urgenza i vertici di Astrazeneca Italia, che però “hanno confermato il ridimensionamento della capacità produttiva”, ha detto Conte, definendo poi il tutto “inaccettabile poichè il nostro piano vaccinale approvato dal Parlamento italiano e ratificato anche in Conferenza Stato-Regioni, è stato elaborato sulla base di impegni contrattuali liberamente assunti e sottoscritti dalle aziende farmaceutiche con la Commissione Europea”.

Questi rallentamenti delle consegne – chiosa Conte – costituiscono gravi violazioni contrattuali, che producono danni enormi all’Italia e agli altri Paesi europei, con ricadute dirette sulla vita e la salute dei cittadini e sul nostro tessuto economico-sociale già fortemente provato da un anno di pandemia. Ricorreremo a tutti gli strumenti e a tutte le iniziative legali, come già stiamo facendo con Pfizer-Biontech, per rivendicare il rispetto degli impegni contrattuali e per proteggere in ogni forma la nostra comunità nazionale”.

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