Addio a Larry Flynt, il fondatore della rivista a luci rosse Hustler

L’editore nel corso della sua carriera fu al centro di numerosi dibattiti che lo portarono in tribunale. Proprio in occasione di un’udienza nel 1978 rimase paralizzato a causa di un attentato alla sua vita

E’ morto a 78 anni Larry Flynt, il famoso fondatore della rivista pornografica Hustler nonché di un impero a luci rosse.
Secondo quanto dichiarato dal fratello Jimmy, Flynt è deceduto a causa di un fatale arresto cardiaco nella sua casa di Los Angeles.

Dal patrimonio a luci rosse all’attentato

In società con il fratello, Larry Flynt è riuscito a mettere in piedi un patrimonio da 400 milioni di dollari, muovendo i primi passi nell’editoria pornografica per poi approdare al gioco d’azzardo, l’intrattenimento e vari investimenti immobiliari.

Il re dell’editoria porno fondò la nota rivista Hustler nel 1972.
L’idea nacque spontaneamente dopo che Flynt rilevò nel 1965 il bar della madre nell’Ohio, che lo condusse all’acquisto di altri due locali e alla creazione dell’’Hustler Club, il suo primo locale con le spogliarelliste.
Flynt notò che quel modello funzionava, e da lì decise di aprirne altri.

Larry flynt hustler

L’impostazione iniziale della rivista era molto scarna, con poche pagine in bianco e nero nelle quali riportava i programmi e i servizi che offriva nei suoi club a luci rosse.
In poco tempo, però, la rivista cambiò moltissimo, e vennero integrate pagine con contenuti satirici che divennero, negli anni, oggetto di aspre critiche.
Per tale ragione l’editore per anni venne portato in tribunale con accuse di oscenità e diffamazione da parte di movimenti religiosi, femministi e sostenitori dei diritti civili. Accuse, quelle mosse nei suoi confronti, che Flynt rifiutò sempre ritenendo di essere soggetto alla libertà di stampa, e vincendo, per altro, anche alcune grosse cause. Proprio in occasione una di queste udienze, l’imprenditore rimase paralizzato durante un attentato nei suoi confronti avvenuto in Georgia nel 1978.
Anni dopo il fautore dell’attacco si palesò: si trattava del serial killer neonazista e suprematista bianco Joseph Paul Franklin, nonché ex membro del Ku Klux Klan.

 

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