Matilda De Angelis e la sindrome dell’impostore: di cosa si tratta

A poche ore dall’approdo sul palco di Sanremo, Matilda De Angelis rivela di aver sofferto della sindrome dell’impostore: di cosa si tratta.

Uno degli ospiti più attesi della prima serata del Festival di Sanremo 2021 è l’attrice bolognese Matilda De Angelis. La 25enne in questo periodo ha ottenuto un grosso successo di pubblico per l’interpretazione nella serie HBO The Undoing, ma da anni è una delle attrici emergenti del nostro cinema, titolo avvalorato dai numerosi premi ottenuti nei primi anni di carriera cinematografica.

Sebbene sia abituata a stare davanti alle telecamere, per Matilda questa sera si tratta di una prima assoluta e magari all’inizio verrà tradita da un pizzico di emozione. L’attrice avrà l’arduo compito di fare da co-conduttrice di serata insieme ad Amadeus e ad un animale da palcoscenico come Fiorello. Chi la conosce, però, non ha dubbi sul fatto che potrebbe stupire anche in una veste inusuale come quella di conduttrice.

Matilda De Angelis confessa: “Ho vissuto per anni con la sindrome dell’impostore”

Poco prima del suo debutto all’Ariston, Matilda ha parlato in conferenza stampa con i giornalisti ed ha rivelato di essere rimasta sorpresa dall’immediato successo ottenuto. L’attrice, infatti, è stata osannata da pubblico e critica sin dal primo film (Veloce come il vento) e da allora ogni prova attoriale ha confermato le tante attese nei suoi confronti.

Parlando proprio dell’immediata notorietà e del cambio di percezione da attrice debuttante a diva emergente del nostro cinema, Matilda ha spiegato: “Ho iniziato a recitare a 18 anni dal niente, facevo la maturità quando ho debuttato da protagonista con Accorsi. Le insicurezza dell’età sono state accentuate da questa situazione”. A permetterle di gestire la pressione è stata la famiglia, sua ancora di salvezza ancora adesso: “Per tre anni ho vissuto con la sindrome dell’impostore, mi chiedevo perché avessero scelto me e non qualcun altro. Poi sono stata chiamata all’estero e ho pensato che lo meritavo”.

 

Cos’è la sindrome dell’impostore

Si tratta di un termine psicologico coniato nel 1978 per indicare una condizione comune a molte persone di successo. Chi soffre di questa condizione psicologica è incapace di interiorizzare i successi ottenuti e teme costantemente di essere smascherato come impostore, ovvero che d’un tratto ci si accorga che quel successo è immeritato. Nessun riconoscimento o giudizio esterno può convincerli del fatto che il successo è meritato e i soggetti affetti lo ritengono frutto di fortuna, tempismo o di una sopravvalutazione da parte degli altri.

 

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