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La soluzione al Covid? Riaprire tutto o ci vorranno dieci anni: lo studio su Science fa il giro del mondo

In un articolo scientifico pubblicato sulla rivista Science, un gruppo di tre scienziati afferenti all’Università di Atlanta e della Pennsylvania hanno ipotizzato un rovesciamento dell’approccio al virus, ovvero: che cosa accadrebbe se aprissimo tutto? Secondo quest’equipe ci salveremmo

La lotta al Covid potrebbe durare altri dieci anni  se non iniziamo a farlo circolare: è questa l’ipotesi di un gruppo di scienziati, tre per l’esattezza, che sulla rivista Science hanno pubblicato una ricerca riguardante gli ipotetici scenari di immunità nei confronti del Sars-Cov-2.

La soluzione? Vaccinare ma non chiudere

Jennie Lavine e Rustom Antia (afferenti al dipartimento di biologia della Emory University di Atlanta) in collaborazione con Ottar Bjornstad (proveniente dal centro di ricerca di malattie infettive della Pennsylvania University) hanno ipotizzato un modello secondo il quale per far sì che si abbassi notevolmente la mortalità del coronavirus esso debba diventare endemico.

In poche parole, più siamo ad essere contagiati meglio è, dunque andrebbe riaperto tutto. Secondo i tre ricercatori, l’indice Rt, che attualmente si cerca in ogni modo di mantenere al di sotto dell’uno, dovrebbe essere pari a 6: ogni persona, dunque, sarebbe in grado di contagiarne altre sei.

A detta degli autori dello studio “Esistono quattro coronavirus di interesse umano (Hcov) che causano il raffreddore comune, o sindromi delle vie respiratorie superiori, e che circolano endemicamente in tutto il mondo. Causano solo sintomi lievi e non rappresentano un notevole onere per la salute pubblica”. 

L’obiettivo, dunque, sarebbe quello di rendere il Sars-Cov-2 quasi “innoquo” per l’organismo umano, come lo è attualmente l’influenza comune il cui tasso di mortalità è notevolmente basso e gli altri coronavirus già presenti nel mondo.

Come chiarito in un articolo postumo su Nature da Jennie Lavine, una delle autrici dello studio in questione, la soluzione per arrivare a questo ambito obiettivo sarebbe quella di continuare con le vaccinazioni e i test diagnostici ma far comunque circolare il virus, dato che questi ultimi non saranno sufficienti a bloccare a stretto giro il virus:

“Infezione o vaccinazione possono proteggere, ma non fornire il tipo d’ immunità di blocco della trasmissione che consente la schermatura o la generazione di immunità di gregge a lungo termine“.

Resta, però, sempre lo stesso interrogativo iniziale che tutti si sono posto:

a che prezzo tutto questo?

Martina De Marco

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