Lutto nel mondo dell’industria culturale: è morto Enrico Vaime, grande autore radiofonico e televisivo

Famoso autore per la radio e la televisione, ma anche scrittore, drammaturgo e conduttore (dall’inconfondibile voce), Enrico Vaime è morto a 85 anni.

Nato a Perugia nel 1936, Vaime si è spento presso il Policlinico Gemelli di Roma, dove si trovava ricoverato.

Enrico Vaime, i messaggi di commiato

A rendere nota la notizia della scomparsa, Fabio Di Iorio, suo collega e amico, con un post su Twitter

Ma sono molteplici i messaggi di cordoglio da personaggi del mondo dello spettacolo che bene conoscevano Vaime.

A partire da Maurizio Costanzo: “E’ morto uno dei miei più cari amici, abbiamo lavorato insieme vent’anni. Stava male da un po’, almeno da un paio di anni: sono sempre rimasto in contatto con la famiglia, con la moglie, l’ho sentito l’ultima volta quindici giorni fa. Mi dispiace tanto. Enrico era straordinario, la sua cifra era l’elegante ironia. Era la persona più ironica che abbia conosciuto. Che dire? Mi sento più solo, mi pare una trincea…. Mercoledì inizierò la nuova puntata del Costanzo show dedicandola a Enrico”.

Per proseguire con Fabio Fazio, che gli ha reso omaggio in diretta ieri sera durante ‘Che tempo che fa’: “Enrico Vaime è stato uno dei più grandi autori di varietà, dal gusto straordinario. Abbiamo trascorso insieme giornate, anni in cui ci siamo voluti tantissimo bene. Per me è complicato dire quello che vorrei dire. E’ una gigantesca perdita, personalmente, per la sua famiglia, per i suoi amici, per lo spettacolo”.

Da ricordare frattanto il post su  Twitter del direttore di Rainews Andrea Vianello

 

Enrico Vaime, la biografia

Enrico Vaime era nato il 19 gennaio 1936 a Perugia. Dopo aver conseguito la laurea di Giurisprudenza a Napoli, all’età di 24 anni entra in RAI attraverso un concorso: da lì in poi, la propria firma in circa 200 programmi televisivi.

Ricordando i principali, non possiamo non citare ‘Quelli della domenica‘ nell’anno 1968, ‘Canzonissima‘ nel 1968 e 1969 e ‘Fantastico ’88‘.

Viene ricordato per diverse collaborazioni e soprattutto per il sodalizio di lungo corso con Italo Terzoli, altro noto autore (morto nel 2008): i due fondarono la ‘Terzoli & Vaime’, realtà parecchio prolifica soprattutto tra gli anni ’60 e ’70.

Ha lavorato – come già accennato – con Maurizio Costanzo, in ‘Memorie dal bianco e nero’ su Rai 1.

Ha firmato frattanto le fiction ‘Un figlio a metà’, ‘Italian Restaurant’ e ‘Mio figlio ha 70 anni’.

Ultimo prodotto televisivo che ha visto la sua presenza, ‘S’è fatta notte’, condotto da Maurizio Costanzo e ancora in onda (e che ha visto Vaime come presenza fissa dal 2012 al 2016).

Ricordiamo frattanto commedie musicali, svariati libri e numerosi programmi radio, tra cui lo storico ‘Black Out’, programma in onda su Radio 2 dal 1979, tutt’oggi trasmesso il sabato e la domenica mattina (si tratta del programma più longevo del secondo canale nazionale).

Concludiamo questo breve articolo di commiato ricordando alcune delle sue battute, divenute iconiche, in cui è possibile percepire tutta la sua acuta ironia: “Io sono uno che dice sempre la verità. Anche a costo di mentire”. O ancora: “Per essere cretini bisogna crederci fino in fondo”. O, per concludere: “La battuta è un lampo, e andrebbe consumata lì al banco”.

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