Malato+terminale+a+19+anni%2C+si+toglie+la+vita+assistito+dai+suoi+genitori.+Il+suo+appello%3A+%26%238220%3BNon+condannateli%26%238221%3B
periodicoitalianoit
/2021/04/30/malato-terminale-19-anni-si-toglie-la-vita-genitori/amp/
Esteri

Malato terminale a 19 anni, si toglie la vita assistito dai suoi genitori. Il suo appello: “Non condannateli”

Un adolescente, malato terminale, ha deciso di togliersi la vita assistito dai suoi genitori. 

Rhys Habermann, 19 anni, è morto suicida nel gennaio 2017. Il giovane si è ucciso dentro la sua abitazione, in Sud Australia, dove si trovavano anche i suoi genitori e il fratello minore Lewis.

Il padre Brett e la mamma Liz hanno detto ai media che Rhys inizialmente voleva farlo in una stanza d’albergo, ma non hanno voluto farlo morire da solo. Nella straziante intervista rilasciata alla ABC, papà Brett ha raccontato le premure del figlio: “Potreste andare in prigione”, la paura di Rhys.

“Gli abbiamo risposto: ‘Così sia’. Qualunque cosa per lui”, ha aggiunto mamma Liz.

LEGGI ANCHE => Spagna, via alla legalizzazione dell’eutanasia: è il settimo paese al mondo a liberalizzare la pratica

Rhys ha registrato un video struggente – consegnato poi alla polizia – dove lancia un appassionato appello affinché sua madre e suo padre venissero risparmiati dalle conseguenze della sua decisione: lo riporta il Mirror.

Nel filmato il 19enne afferma di credere nel suo diritto di morire, aggiungendo che le cure palliative erano state più dolorose di quanto avesse potuto mai immaginare.

La polizia ha indagato i genitori di Rhys per 18 mesi

A Rhys è stato diagnosticato un cancro alle ossa in stato avanzato durante il suo ultimo anno di scuola, all’età di 17 anni. Nonostante l’adolescente fosse intenzionato in un primo momento a proseguire normalmente i suoi studi, il medico di Rhys lo ha convinto a dedicarsi solo alle cure.

LEGGI ANCHE => Muore a 27 anni per un cancro terminale: i medici pensavano alla menopausa precoce

Per i suoi genitori, guardarlo peggiorare è stato “davvero, davvero difficile”. Brett e Liz hanno detto che Rhys aveva espresso il desiderio di porre fine alla propria vita se il dolore fosse diventato insopportabile.

Nonostante il suo appello, la polizia ha comunque portato avanti un’indagine, “regalando” altri 18 mesi di incubo alla famiglia del giovane. Fortunatamente il tutto si è concluso senza che Brett e Liz venissero incriminati.

Ora mamma Liz ha aderito alla campagna per introdurre una legge sull’eutanasia anche nel Sud Australia.

Roberto Naccarella

Recent Posts

Auto: il futuro delle polizze si fa sempre più digital

Il mercato delle auto si appresta a concludere l’anno in positivo. Come riportato da UNRAE,…

4 mesi ago

Ponte Vecchio a Firenze, gesto clamoroso di un turista: per lui scatta la super multa

Quando scoprirete che cosa è successo non riuscirete a crederci: clamoroso gesto di un turista…

1 anno ago

Detersivo nel bicchiere dell’acqua | Barista a processo con un’accusa gravissima

Barista di Agrigento accusato di aver messo del detersivo nel bicchiere dell'acqua di un cliente.…

1 anno ago

Festa di compleanno si trasforma in una strage | Erano tutti giovanissimi

Una serata di festa e divertimento si è trasformata ben presto in una tragedia per…

1 anno ago

Baby rapinatori in azione | Lo massacrano: aggressione animalesca

Nei pressi di Roma, due giovanissimi si sono avventurati in un feroce attacco a un…

1 anno ago

Decesso avvolto dal mistero | Bimba muore dopo tre giorni di febbre: drammatico appello del padre

Notizia che ha sconvolto tutta Vasto, in provincia di Chieti, quella della morte della piccola…

1 anno ago