Messaggi omofobi sul web: la risposta di Ricky Martin

Ricky Martin non ne può più delle critiche e degli insulti omofobi ricevuti sui social network dopo aver pubblicato una foto insieme al marito Jwan Yusef. Così ha deciso di scrivere un lungo post di accusa, in cui si sfoga delle tante umiliazioni che ha dovuto soffrire nel corso del tempo. E ci tiene a offrire il suo punto di vista da persona discriminata.

Un messaggio forte quello che arriva dal profilo Instagram di Ricky Martin dopo le pesanti accuse omofobe che gli sono state rivolte.

Lo sfogo di Ricky Martin

“Oggi voglio parlarvi dal mio lato più vulnerabile: una settimana fa ho caricato alcune foto con mio marito per un numero speciale della rivista CAP 74024. È stata una grande esperienza per entrambi e un modo per celebrare il nostro orgoglio“, comincia Ricky Martin. Fin qui niente di strano. Ma ecco che arriva la parte che ha fatto indignare il cantante: pare che molti follower abbiano rimosso il like al suo profilo, dopo aver visto le immagini che lo ritraggono insieme a suo marito.

“Non è il numero di follower che mi preoccupa, ma è il messaggio dietro la loro decisione che mi ha causato la stessa sensazione che avevo anni fa, prima di condividere pubblicamente il mio orientamento sessuale”, ci tiene a dichiarare il cantante. “Quella stessa paura che mi paralizzava e mi tormentava, oggi non mi paralizza più. Anzi, mi dà più forza e mi motiva a continuare a lavorare per il benessere dei milioni di persone che ogni giorno soffrono per la mancanza di accoglienza”.

 

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Un messaggio di coraggio per i più deboli

Quello di Ricky Martin, dunque, non è solo uno sterile sfogo. Vuole essere, al contrario, un messaggio di aiuto e di empatia, specie per i più giovani.

Il cantante infatti continua, specificando che la cosa più importante resta sempre: “essere amati, rispettati e accettati. Per poter esprimere noi stessi come nasciamo senza vendetta o punizione. Non è giusto continuare a perdere vite preziose a causa del pregiudizio e della mancanza di educazione”.

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