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Interni

Perché Stefano Puzzer ha ricevuto un daspo?

Dopo le manifestazioni delle scorse settimane da parte dei portuali di Trieste contro il green pass, arriva per Stefano Puzzer, ex leader dei portuali ed ex membro del comitato 15 ottobre, un daspo: ha tempo fino alle 21:00 di stasera per lasciare Roma, dopo di che sarà allontanato dalla Capitale per il prossimo anno, pena reato se dovesse violare il provvedimento.

Stando alle prime ricostruzioni, il portuale triestino verrà denunciato alla Procura di Roma per manifestazione non preavvisata per la giornata di martedì 2 novembre; avrebbe allestito un banchetto, insieme ad alcune sedie e tavoli che riportavano i nomi di diversi leader mondiali, a Piazza del Popolo, attirando alcune centinaia di persone contrarie all’obbligatorietà della certificazione verde.

Come riportato da Open, Puzzer ha dichiarato: “Da oggi starò qui e non mi muoverò da qui. Se qualcuno arriverà parleremo qui con educazione e semplicità. Visto che nessuno ci ha risposto aspetterò qui su una panchina finché non verranno”, le intenzioni del portuale erano chiare, rimanere ad oltranza fino a quando qualcuno non gli avesse fornito delle risposte sull’introduzione del Green pass. Ma sul posto sono arrivati solo la Digos e la Polizia scientifica, sono, infatti, in corso ulteriori analisi per verificare se ci sono situazioni penalmente rilevabili a carico di altre persone affascinate dalla figura di Puzzer. Molti, al grido di “No Green Pass”, hanno colto l’occasione per fare un selfie col paladino del movimento no vax.

Gli scontri del 15 ottobre, in sintesi

Ma per chi non sapesse chi sia Puzzer e perché sia diventato mediaticamente rilevante negli ultimi giorni, ripercorriamo brevemente le proteste al porto di Trieste. Il 15 ottobre per l’Italia ha rappresentato un importantissimo spartiacque: la certificazione verde diventava obbligatoria anche per lavorare, una manovra dura, complicata, non adottata da nessun altro paese europeo. Le proteste erano inevitabili, forse anche gli scontri.

La città più calda è stata sin da subito Trieste, dove si sono consumati i giorni più tesi da parte tanto dei contestatori quanto delle forze dell’ordine. Le manifestazioni dei portuali di Trieste sono cominciate proprio il 15 ottobre davanti al Molo 7 della città. Una volta concluso quel presidio, con lo sgombero coatto dei manifestanti da parte della polizia  con gli idranti, Puzzer, che fino a quel momento era stato leader del sindacato autonomo dei portuali ed organizzatore del corteo, si è dimesso per fondare il Coordinamento 15 ottobre. Lasciato, però, anche questo direttivo, negli ultimi giorni aveva aperto il movimento Gente come noi, per radunare tutti i No Green pass d’Italia. Nel frattempo però nella città friulana i contagi aumentano.

K. S.

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