“Questa è la prova”: trovato un fossile che scrive definitivamente la (prei)storia

Dopo più di 40 anni, siamo forse ad un importante punto di svolta sull’annosa e dibattuta questione dell’esistenza dei dinosauri, prima che abitasse l’uomo la terra, e della sua estinzione a seguito di un’esplosione. Tutti ci siamo chiesti almeno una volta nella vita se siano esistiti e se davvero un corpo celeste ha posto fine alla loro esistenza.

Doomed dinosaur

Già nel 1980 un team di ricercatori, tra cui il fisico vincitore del premio Nobel Luis Alvarez, scoprì come gli strati sedimentari presenti in tutto il mondo, tra la fine del tempo geologico Cretacico e l’inizio del Paleogene, contengano una concentrazione di iridio ben superiore ai livelli normali.

Questo elemento è estremamente raro nella crosta terrestre, ma abbondante nella maggior parte degli asteroidi e delle comete, per questo si pensò ad una sedimentazione “spaziale” dovuta proprio alla collisione di un asteroide sul nostro pianeta che causò l’estinzione del 70% delle specie viventi e a cui nemmeno i dinosauri riuscirono a sopravvivere. Oggi, invece, un importante ritrovamento dimostrerebbe come davvero un asteroide colpì la Terra 66 milioni di anni fa. Ma andiamo con ordine.

È stata scoperta nel Dakota del Nord la gamba fossilizzata di un dinosauro, possibilmente morto il giorno in cui un asteroide ha spazzato via la maggior parte delle specie. L’arto, rimasto intatto tant’è che ha ancora persino la pelle, è stato ritrovato insieme a frammenti di rocce, fusisi insieme alla zampa a seguito dell’esplosione. L’asteroide delle dimensioni del Monte Everest si sarebbe schiantato nel Golfo del Messico, causando un diffuso sconvolgimento climatico, ponendo fine al regno dei dinosauri di 165 milioni di anni.

Gli scienziati ritengono che questa sia la prima prova ricollegabile al giorno che segnò la fine del regno dei dinosauri sulla Terra 66 milioni di anni fa. Insomma, per la prima volta si avrebbe una “testimonianza” di quel giorno grazie al ritrovamento dei resti dell’erbivoro thescelosaurus nel sito di Tanis.

La parola agli esperti

In un articolo del ‘The Sun’, si legge come il divulgatore scientifico e naturalista britannico, David Attenborough, che ha filmato lo scavo per la BBC, abbia dichiarato a seguito della straordinaria scoperta: “Questo momento ha dato un senso a tutto, davvero. Questa è la prova dell’evento che ha causato la scomparsa del 75% delle specie viventi sulla Terra. Solo a chi ha un cuore di pietra non si accelererebbe il battito dopo una scoperta del genere”.

Doomed dinosaur

Il professor Paul Barrett del Natural History Museum di Londra e dell’università di Manchester ha poi esaminato la zampa del dinosauro, spiegando che: “Si tratta di un Thescelosaurus, di un gruppo di cui non avevamo alcuna documentazione precedente sull’aspetto della sua pelle e mostra in modo preciso che questi animali erano molto squamosi come lucertole” – ha esordito Barrett – “Non erano piumati come i loro coetanei carnivori. Da questo reperto sembra proprio che all’animale sia stata semplicemente strappata via molto rapidamente la zampa. Non ci sono prove di alcuna malattia, non ci sono patologie evidenti, non c’è traccia di morsi o ferite che possano spiegare il distacco tra la gamba e il resto del corpo. Quindi l’idea migliore che abbiamo è che questo esemplare sia morto in modo istantaneo”.

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