Olocausto nucleare, c’è chi non si preoccupa: la Russia minaccia e l’occidente trema. Ma non tutto

Il timore di un olocausto nucleare si fa sempre più pressante: le minacce della Russia fanno tremare l’occidente, ma c’è chi è preparato.

La guerra in Ucraina ha riportato il mondo indietro di oltre trent’anni, a quando la guerra fredda tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica era ormai una parte integrante della quotidianità ed il rischio di un olocausto nucleare il timore più diffuso da tutte le parti del mondo. Gli accordi diplomatici prima e la caduta dell’URSS poi, avevano di fatto cancellato il rischio di una guerra atomica potenzialmente devastante per tutto il mondo.

Olocausto NucleareAdesso, dopo l’invasione delle truppe russe in Ucraina, il rischio di un’escalation del conflitto si è fatto più concreto, anche perché la Russia ha in più di un’occasione minacciato l’utilizzo di armi nucleari. Lo ha fatto ad inizio conflitto quando si ventilava l’intervento di truppe Nato sul suolo ucraino. Dichiarazioni che sono state poi smentite dallo stato maggiore russo, quando ha spiegato che l’utilizzo delle armi nucleari si sarebbe verificato solo in occasione di un attacco occidentale alla Russia.

Olocausto nucleare, le minacce giunte dalla tv russa

Nella giornata di ieri l’ipotesi catastrofica di un olocausto nucleare è tornata a bussare alla porta. Dapprima quando il passaggio di due missili russi a bassa quota nella zona della centrale nucleare di Zaporizhzhia ha riportato alla memoria il disastro di Chernobyl del 1986. Notizia riportata da tutte le agenzie di stampa internazionali e confermata dal Ceo di Energoatom: “Il sorvolo di missili a bassa quota proprio sopra il sito della centrale, dove si trovano sette impianti nucleari, comporta rischi enormi. I missili possono colpire uno o più impianti nucleari, è una minaccia di catastrofe nucleare e radioattiva per tutto il mondo”.

Successivamente il terrore di un olocausto nucleare è stato alimentato da alcune dichiarazioni riportate in alcune trasmissioni russe. La tv di Stato russa ha infatti trasmesso le considerazioni di Vladimir Solovyov, l’addetto stampa incaricato di portare avanti la propaganda di Vladimir Putin.

Il giornalista ha fatto presente a tutta la nazione che le minacce nucleari non sono solo un deterrente, ma un’ipotesi concreta: “A proposito dell’uso delle armi nucleari, lasciate che vi ricordi l’espressione usata dal nostro comandante in capo supremo: ‘Di cosa abbiamo bisogno in un mondo in cui non c’è la Russia?’ Quindi, se qualcuno pensa che stiamo bluffando, dovrebbe prestare attenzione al comportamento del nostro comandante in capo supremo. Non bluffa mai”.

L’occidente trema per le minacce russe, ma c’è chi si ritiene pronto all’olocausto nucleare

Le minacce della Russia fanno tremare l’occidente e fanno capire che il conflitto in Ucraina è ben lontano da una risoluzione. Il supporto fornito dagli USA e dalla Nato al Paese invaso ha di fatto aperto uno scenario di guerra ben più grande di quello in cui si combatte oggi e che in un prossimo futuro potrebbe allargarsi ad altri Paesi o degenerare in una guerra atomica che comporterebbe un olocausto di proporzioni inimmaginabili.

Una simile prospettiva non può che fare preoccupare chiunque, eppure c’è chi in rete ironizza e prende sottogamba questa minaccia. Sul web ci sono meme nei quali si fa humor nero su quanto sta accadendo e sulla possibilità di un attacco nucleare russo. Un esempio è un meme pubblicato su Reddit in cui viene utilizzato come riferimento il nome di un noto videogame americano ambientato in un mondo devastato dalle bombe atomiche: Fallout.

Il meme in questione ritrae un ragazzo in mezzo a due giovani donne. Le due ragazze sono terrorizzate e mettono le mani sul viso per l’orrore a cui stanno assistendo, mentre il ragazzo è sorridente e quasi contento per ciò che accade. Sopra si legge “Io che ho giocato a Fallout 4” (riferito al ragazzo al centro) e “Le altre persone” in riferimento alle due ragazze terrorizzate. Ironia tipica del web che però in un momento così delicato risulta alquanto inopportuna.

 

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