Corea-Italia 2-1, vent’anni dopo la beffa: l’arbitraggio di Byron Moreno è stato davvero uno scandalo?

A vent’anni di distanza dalla partita Corea Italia del Mondiale 2002 l’arbitraggio di Byron Moreno risulta ancora scandaloso?

Il 18 giugno del 2002 l’Italia di Giovanni Trapattoni, una delle Nazionali di maggiore talento degli ultimi 20 anni, affronta i padroni di casa della Corea del Nord agli ottavi di finale. Il sorteggio sembra favorevole agli azzurri, anche se la Corea ha dimostrato già nelle partite precedenti di non voler essere la squadra materasso della competizione e di avere dei valori da mettere in campo. Squadra ordinata tatticamente e preparata atleticamente, la formazione asiatica ha anche qualche individualità di spicco, capace di creare grattacapi alla retroguardia azzurra.

La partita inizia subito con foga agonistica, le squadre in campo vanno forte su ogni contrasto e l’arbitro, lo sconosciuto Byron Moreno, fa capire subito che non tollererà scorrettezze. Nel primo tempo un contatto in area tra Panucci e l’attaccante avversario viene giudicato falloso e Moreno assegna il rigore. Sulle prime sembra un normale contatto di gioco, ma il penalty ci può stare. Inoltre Buffon para il rigore e la partita rimane in equilibrio.

A sbloccarla ci pensa Vieri con un preciso colpo di testa, sembra che a quel punto la partita sia indirizzata in nostro favore, ma non è così. All’87’ la Corea trova il pareggio dopo che le offensive italiane sono state stoppate in più di un’occasione per fuorigiochi millimetrici. Ai supplementari i nostri cercano con veemenza il gol qualificazione e ci sono due episodi che successivamente vengono contestati sia dagli azzurri che dalla stampa internazionale: l’espulsione di Totti e il gol annullato a Damiano Tommasi.

Nell’azione che costa l’espulsione a Totti, il numero 10 azzurro si sente toccare da dietro la gamba e accentua il contatto. Il rigore non c’è, ma non c’è nemmeno simulazione. Moreno però applica alla regola il regolamento ed espelle il calciatore azzurro. L’offside, effettivamente inesistente di Tommasi, è una svista del guardalinee e non di Moreno, il quale vede la bandierina alzata e stoppa l’azione. Il successivo gol della Corea non presenta irregolarità, dunque non c’è molto da dire a riguardo.

Byron Moreno è stato scandaloso contro l’Italia?

Vent’anni dopo la cocente delusione per l’eliminazione da un Mondiale che poteva vederci protagonisti sino al traguardo (quell’anno il Brasile era di un altro livello e probabilmente avremmo comunque perso la finale), la sensazione di aver subito un torto e che l’arbitraggio di Moreno sia stato scandaloso è meno forte. Vedendo le immagini a mente fredda, infatti, rimane l’idea che l’arbitro e la terna arbitrale abbiano preso alcune decisioni errate, ma svanisce il dubbio che quelle decisioni fossero prese volontariamente per danneggiare gli azzurri e favorire la Corea.

In una recente intervista concessa a ‘Fanpage‘, l’ex arbitro ha rigettato le accuse nei suoi confronti e ammesso che possa aver commesso degli errori. Tuttavia spiega che sul momento era convinto di aver preso le decisioni corrette: “Non esistono arbitraggi perfetti. Quella partita ha rappresentato un episodio importante nella mia vita arbitrale, ma tutti abbiamo il diritto di sbagliarci mentre siamo vivi. Solo i morti sono infallibili”.

Moreno, tuttavia, è ancora oggi convinto che le sue decisioni non abbiano cambiato l’esito della partita e sfavorito gli azzurri e ne spiega il motivo: “Siamo onesti, non è corretto dire che in Corea-Italia l’influenza dell’arbitro sia stata decisiva. Sul gol dell’Italia Vieri era stato trattenuto, e se non avesse segnato avrei fischiato il rigore. Sul pareggio della Corea Panucci tocca con la mano, faccio correre e la Corea segna. E il golden gol di Ahn fu su un’azione pulita. Non credo che le mie decisioni abbiano influito sull’andamento della partita”.

Per quanto riguarda i due episodi maggiormente contestati, l’ex arbitro dice che l’espulsione di Totti è stata decisa in base al regolamento vigente al Mondiale, visto che era già ammonito e gli arbitri erano stati chiamati ad essere inflessibili sulle simulazioni. Il gol di Tommasi, invece, è stato annullato perché si è fidato del guardalinee. Anche in questo caso Moreno avrebbe applicato alla lettera le direttive: in caso di offside dubbio bisognava dare fiducia alla decisione presa da chi era più vicino all’azione, in questo caso il guardalinee.

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