A 9 anni si reca ogni giorno davanti alla scuola chiusa per potersi connettere: la tenera storia di Jonathon

Che la pandemia abbia creato problemi a diversi giovanissimi a causa della “virtualizzazione” delle lezioni, è cosa nota.

Che il divario tra poveri e ricchi sia aumentato, è cosa altrettanto nota.

La storia di Jonathon Endecott rappresenta entrambi gli aspetti:

Jonathon è un bambino di nove anni che – per poter seguire le lezioni online – è costretto a star seduto fuori dalla sua scuola chiusa ogni giorno, perché quello di sfruttare la connessione della scuola chiusa è l’unico modo in cui può seguire i suoi maestri in videochiamata.

La famiglia di Jonathon, infatti, non può permettersi l’accesso a Internet da casa e così quotidianamente il piccolo si reca presso l’edificio scolastico (a poca distanza da casa) dove può collegare il suo laptop alla rete Wi-Fi della scuola.

A causa della pandemia, la madre ha perso i due lavori che svolgeva per mantenere la famiglia e seppur sia riuscita adesso a recuperarne uno, non è ancora in grado di permettersi il servizio Internet.

Questo il racconto della donna alla CNN, che ha aggiunto come il fatto di andare davanti scuola per poter sfruttare la connessione dell’istituto non lo abbia mai turbato particolarmente. Anzi:

“Lo viveva così: ‘Sì, ho bisogno di trovarmi di nuovo nella proprietà della scuola, è come se sono di nuovo un bambino normale’. Il solo fatto di essere fuori dall’edificio gli dava quella sensazione, ‘Ehi, sono a scuola’ anche non trovandosi vicino ad altri compagni di classe o agli insegnanti“.

La donna usa il passato perché una insegnante ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe per aiutare Jonathon, e altri come lui, ad accedere a Internet da casa: grazie alla campagna, sono stati raccolti oltre 10mila euro (12.500 dollari, per la precisione) e Jonathon ora potrà studiare da casa, dedicandosi così a pieno a quello che lo appassiona (specialmente la scienza).

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