Andrea Delogu su Instagram su una occasione di mancato distanziamento sociale: “Sono furiosa”

Con un post su Instagram Andrea Delogu dice la sua circa la situazione che ci apprestiamo a vivere.

Il post è di 6 ore fa, quando ancora Giuseppe Conte non aveva parlato – ufficializzando quindi le chiusure e le restrizioni precedentemente solo ipotizzate – ma i concetti rimangono validi perché contengono un esplicito j’accuse all’egoismo altrui.

La Delogu racconta una sua esperienza, avvenuta fuori da un teatro, ed accusa un gruppo di persone a lei vicina, colpevole di non rispettare la distanza di sicurezza né nessuna norma basilare per evitare il contagio:

“Avevo appena letto dell’ipotetica chiusura dei teatri e dei cinema e loro lì, fuori da un teatro scellerati, ignoranti e crudeli. Crudeli perché la cattiveria di pensare solo a se stessi in questo caso sta uccidendo vite umane, non solo nelle terapie intensive, ma sta uccidendo l’economia famigliare di troppe persone. Mi sono arrabbiata, ho urlato e ancora dentro sono furiosa“.

Di seguito, il post completo, accompagnato dalla foto della semplice emoticon di un cuore spezzato:

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Ci sarà un’altra stretta? Avremo un coprifuoco? Non potremo spostarci fra regioni? Restrizioni sui bar sui ristoranti? Chiuderanno i teatri e i cinema? Tutto giusto. Se serve, e ovviamente servirà, va tutto bene. Ma bastava poco, bastava stare attenti, bastava non pensare solo a se stessi. La responsabilità è di tutti, ieri forse ho assistiti all’ultimo spettacolo per un lungo periodo (teatri, cinema poi non comprendo la chiusura dato che si sta distanziati e con la mascherina ma non sono una virologa e quindi taccio, mi chiedo perché ma sicuramente lo spiegheranno). Dicevo, ieri dopo l’ultimo spettacolo eravamo al ristorante all’aperto, di fronte al teatro, eravamo in tavolini da due distanziati ma accanto a noi un tavolo di tante persone ammassate, che dividevano il piatto e il panino, che soffiavano sulla torta che abbracciavano persone. Avevo appena letto dell’ipotetica chiusura dei teatri e dei cinema e loro lì, fuori da un teatro scellerati, ignoranti e crudeli. Crudeli perché la cattiveria di pensare solo a se stessi in questo caso sta uccidendo vite umane, non solo nelle terapie intensive, ma sta uccidendo l’economia famigliare di troppe persone. Mi sono arrabbiata, ho urlato e ancora dentro sono furiosa. Resisteremo, i cinema i teatri attenderanno, spero, prego. Ma quanto dolore quanto egoismo. Scusate lo sfogo. Ps: parlate dello stato come se dovesse essere un genitore, una figura esclusa da noi. Noi siamo lo stato! Avere bisogno della polizia o dei militari per capire che la mascherina era necessaria dopo che persone che han dedicato la loro vita alla medicina ve lo han detto mille volte è francamente umiliante. E ripeto, è un mio sfogo, siete liberi di pensarla diversamente, siete liberi di pretendere un genitore cattivo alle spalle.

Un post condiviso da Andrea Delogu (@andrealarossa) in data:

Nei commenti, tante persone hanno dato ragione alla conduttrice riminese di stanza a Roma.

Tra esse, anche dei vip.

Sabrina Salerno si limita ad un semplice: “Hai ragione !!! La penso proprio come te!!!!”

Più complesso – e decisamente duro – il pensiero del rapper Gemitaiz: “Purtroppo queste persone sono probabilmente dei poveracci senza un sogno. Gente che pensa “ah smart working me ne sto a casa un altro mesetto”. Ma se il mondo finisse domani loro morirebbero senza aver mai scoperto cosa sia il rispetto per l’arte e per il lavoro degli altri. Una vita insipida, senza colori. Si godessero quella torta, perchè è l’unica cosa che hanno che ha sapore”.

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