Muore a 72 anni Stefano D’Orazio, batterista dei Pooh: era ricoverato da due settimane causa Covid

Grandissimo lutto nel mondo della musica.

Nella notte del 6 novembre è giunta la notizia di un ennesimo terribile lutto in questo infausto 2020.

E’ morto a 72 anni Stefano D’Orazio, batterista dei Pooh.

E’ stato strumentista, autore e scrittore nonché componente storico del gruppo pop italiano, dal 1971 al 2009, e poi tra il 2015 e il 2016, anno del definitivo scioglimento dei Pooh – dopo la reunion in occasione dei quarant’anni sui palchi.

Verrà ricordato come il batterista dei Pooh, ma D’Orazio è stato anche autore di diverse canzoni e flautista.

Oltre ai successi con i Pooh, bisogna ricordare come si sia dedicato alla scrittura di libri e di testi, anche per musical.

Quella dei musical è una parentesi che ha dato a Stefano D’Orazio ulteriore lustro: basti pensare che il musical ‘Pinocchio’ (di cui D’Orazio ha scritto i testi con Valerio Negrini) è stato viene messo in scena a Broadway e poi al Danny Kaye Theatre, per sette anni (con 460 repliche all’attivo).

Per quanto riguarda la vita privata, il 12 settembre 2017 (in occasione del suo sessantanovesimo compleanno) aveva sposato Tiziana Grandoni.

Non ha avuto figli, ma ha cresciuto e si considerava a tutti gli effetti padre di Silvia Di Stefano, figlia di Lena Biolcati.

Da ricordare come lo scorso marzo, per Roby Facchinetti, abbia scritto il testo di ‘Rinascerò rinascerai’, brano dedicato alla città di Bergamo, realizzato durante l’emergenza Coronavirus.

Ma – come ricordato in diretta tv da Loretta Goggi – è stato proprio il covid ad ucciderlo: D’Orazio era infatti ricoverato da due settimane.

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