Coronavirus, l’allarme dell’ordine dei medici: “Numeri allarmanti, chiediamo il lockdown in tutta Italia”

Il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici ha chiesto ufficialmente che il governo valuti la possibilità di introdurre il lockdown totale in ogni regione

Dall’analisi dei dati relativi alla diffusione dell‘epidemia da Coronavirus in Italia e riguardanti l’andamento della curva epidemiologica arriva una richiesta pressante al Governo. A formularla è la Federazione nazionale degli ordini dei medici che ha definito tali dati allarmanti chiedendo che si arrivi alla soluzione estrema, “un lockdown totale in tutto il Paese”. Dichiarazioni che fanno seguito all’ultimo bollettino Covid diffuso dal Ministero della Salute che segnala oltre 32mila e 600 contagi registrati in 24 ore, un numero altissimo seppur in calo rispetto alla giornata di sabato che porta il totale dei contagi a 935.104 dall’inizio dell’epidemia nel Belpaese. Filippo Anelli, il presidente della FNOMCeO, ha pubblicato un messaggio sulla pagina Facebook ufficiale focalizzandosi in particolare sui numeri riguardanti i pazienti in terapia intensiva. Si contano ben 26.440 ricoverati con sintomi oltre a 2.749 persone in terapia intensiva (115 in più in 24 ore). Tanto da spingere gli operatori sanitari a parlare di situazione insostenibile e chiedere che si faccia qualcosa di concreto al più presto introducendo in tutta Italia e non soltanto nelle aree rosse, il blocco totale.

“Situazione insostenibile, serve il blocco totale”

Già nelle scorse ore era arrivata da Anelli una richiesta di questo tipo che però è ora ufficiale. Il presidente aveva definito uno tsunami la seconda ondata della pandemia sottolineando che un lockdown generale “ci farebbe comodo perché abbasserebbe subito la curva, ma ci rendiamo conto che il Governo deve guardare anche alla tenuta del sistema economico, comprendiamo gli sforzi e i tentativi che sta facendo per tutelare le attività produttive”. Dichiarazioni rilasciate all’Huffington Post. Poche ore fa era nuovamente intervenuto spiegando che “il lockdown ‘soft’ della zona arancione dispiegherà i suoi effetti tra 20 giorni, quando rischia di essere ormai troppo tardi. Anche considerando che il trend di crescita rimanga costante e non abbia un andamento esponenziale, all’Immacolata rischiamo di avere 400 morti e la saturazione dei posti letto Covid che la Puglia ha a disposizione”.

 

 

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