Fenomeno scarpe Lidl, “Non ce n’è Covid”: file e assembramenti, la polemica su Twitter

Il fenomeno sneakers della Lidl fa discutere e infiamma gli utenti Twitter: fra assembramenti e psicosi, ecco cosa è accaduto

File chilometriche fuori dai punti vendita Lidl in tutta Italia: da Nord a Sud nessuna differenza. In tutta la nazione, fuori dalle filiali della nota catena di supermercati sembra di stare sulla pista della formula 1: sulla griglia di partenza ci sono centinaia di clienti accaniti che aspettano come fosse la bandierina rossa il via libera dei commessi che aprono la struttura. Nessuno parla, ma tutti sanno cosa vogliono: le nuove sneakers della Lidl, rivendute assieme a calzini e ciabatte abbinate. La linea vestiti della catena di supermercati era già andata a ruba in Germania, Belgio, Finlandia e Gran Bretagna: un successo europeo, insomma, che non è tardato ad arrivare anche in Italia.

Assembramenti in barba alle norme

Tutto questo accade mentre in Italia il picco di contagi da covid-19 non si ferma. In barba alle norme, alle chiusure forzate di attività, alle lacrime di ristoratori e negozianti, gli acquirenti non sono stati fermati neanche dal buon senso di evitare di creare assembramenti, anzi: tutti accalcati davanti all’espositore, gli uni addosso agli altri, fra chi si dimenava e chi spingeva gli altri per accaparrarsi il maggior numero di paia possibili, il tutto per rivendere le scarpe oramai iconiche e introvabili a prezzi eclatanti su internet.

Le reazioni su Twitter fra rabbia e ironia

Il fenomeno è diventato talmente virale che su Twitter gli hashtag #sneakers e #Lidl sono oramai fra i primi in tendenza. Ciò che accomuna le reazioni è indubbiamente l’indignazione rispetto a questo fenomeno di massa. Ma fra chi la prende sul serio e chi fa infuriare la polemica, c’è anche chi la prende con ironia:

 

 

 

 

Impostazioni privacy