La rabbia di Francesco Facchinetti per le file in aeroporto al rientro in Italia: “Siamo un paese che è una barzelletta”

Francesco Facchinetti, di rientro in Italia da un viaggio di lavoro in Spagna, perde la calma e lo dà a vedere.

A causare l’accesso di rabbia – sfogato su Instagram con apposite stories – le file chilometriche alla volta di sottoporsi ai controlli anti-covid.

E così le parole decisamente dure:

“Qualsiasi paese sta anni luce avanti, noi cosa facciamo? Ma chi ci governa si sveglia o no? Vi svegliate o no, siamo un paese che è una barzelletta!! La Spagna ci ca** in testa e pensare che siamo in questo incubo da mesi”.

Facchinetti ha continuato, attaccando l’eccessiva burocratizzazione negli aeroporti tricolore:

“Mi sono rotto i co*****i. È da settembre che viaggio in tutta Europa per lavoro. Se devo andare in Spagna prima devo fare il tampone, se è positivo non entro, se è negativo devo fornire documento in inglese e spagnolo, poi scarico un’App dove devo rispondere a mille domande, che vengono controllate e verificate prima del mio arrivo. Così non devo compilare questi fogli di m***a, che ti fanno compilare in Italia. Arrivato in Spagna ho un QR Code, non faccio la fila, ti scansionano e passi, via”.

E dinnanzi alla Spagna presa come esempio positivo, l’Italia invece mostra tutti i propri limiti:

“In Italia è tutto l’opposto, prima di entrare ti danno millemila fogli da compilare, se io ho il coronavirus con questa penna che tutti si passano, quando vado dall’agente, o sto ammassato con tutti, glielo attacco. Allucinante. Siamo la nazione più martoriata d’Europa, ma noi questa applicazione non ce l’abbiamo e quindi file pazzesche, assembramenti!”.

Per finire, lo sfogo finale: “Se non l’ho preso in Spagna il coronavirus l’ho preso qui e poi ci fate firmare l’autocertificazione che neanche ritirate! Ma via! Capite che ci stanno prendendo per il c***! E nel frattempo l’economia italiana va a rotoli”.

Un discorso discretamente cerchiobottista, quello di Facchinetti – che unisce problematiche distanti fra loro (la cattiva gestione dei flussi aeroportuali e i problemi economici).

E, in merito a quanto asserito circa l’arretratezza italiana, avendo girato parte d’Europa in tempo di pandemia abbiamo notato n realtà grossi limiti in diverse parti del Vecchio Continente: controlli lassisti e/o assembramenti per poter prenotare un test anti covid. Nulla di diverso da quanto visto da Facchinetti in Italia.

Di seguito il video dello sfogo, caricato sul tubo dagli amici di MeteoWeek

R.D.V.

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