Abbandonato in fin di vita all’ospedale: overdose per il 21enne accusato della morte di Maria Chiara Previtali

Maria Chiara Previtali aveva 18 anni.

Il 10 ottobre è morta – secondo quanto dimostrato dall’autopsia effettuato sul corpo della giovane – a causa di una dose di eroina regalata in occasione del proprio compleanno.

L’autore del “regalo” – il fidanzato 21enne Francesco Gnucci, di Amelia (in provincia di Terni) – era stato indagato per omicidio preterintenzionale.

A ‘La Vita in Diretta’, aveva raccontato:

“Quella sera abbiamo assunto eroina, una canna, lo abbiamo fatto insieme perché lei lo voleva fare quasi per forza. Se le avessi detto di no, lo avrebbe fatto con qualcun altro. La prima volta l’eroina l’ha assunta con me, però tutto il resto, come la cocaina, lo aveva fatto già in precedenza. È stata la prima persona che ho amato nella vita, le ho detto che volevo comprare le fedi. Stavamo insieme da tre mesi ma è stato un amore che ci completava tutti e due. Io responsabile di tutto ciò? No, io mi sento responsabile del fatto che avrei potuto chiamare l’ambulanza prima, ma non ne sarei stato capace: lei ha sempre dormito così, c’erano notti che russava, non si svegliava, poi invece si svegliava. Come accadeva a me”.

S’è tornato a parlare di questo giovane 21enne perché nella notte tra venerdì e sabato, secondo quanto riportato da ‘Il Messaggero’ – il giovane è stato abbandonato da ignoti davanti all’ospedale di Amelia, in condizioni gravissime.

In condizioni gravissime a causa di un’overdose.

Il giovane è stato poi trasferito al Santa Maria di Terni e sarebbe ora fuori pericolo.

I carabinieri stanno adesso indagando su questo caso d’overdose per capire le esatte dinamiche dell’accaduto e per capire chi può avere ceduto la droga a Gnucci.

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