Segnatevi la data: la fine del mondo è fissata al 21 dicembre 2020

Un pastore evangelico ha riesumato la teoria complottista secondo la quale il mondo finirà pochi giorni prima di Natale a causa dell’allineamento di due pianeti che segnerà la fine eterna dell’umanità

I nostri giorni sul pianeta terra sono ormai contati: fermate, quindi, tutte le spese che state facendo per regali e pranzi natalizi perché tanto non ci arriveremo. Fra pandemia, terza guerra mondiale sfiorata, crisi europea ed  economica, questo 2020 oltre a rendere facile l’ironia lascia indubbiamente terreno fertile alle teorie cospirazioniste sulla fine del mondo. Forse i Maya erano stati un po’ imprecisi quando hanno dato vita alla profezia sulla fine del pianeta Terra, o forse lo siamo stati noi nel leggere le loro scritture: fatto sta che l’antica popolazione ha confuso il 2012 con il 2020, ma secondo il pastore evangelico Paul Begley la data rimane quella: 21 dicembre.

I pianeti che segneranno la fine del mondo

Il pastore evangelico nonché noto youtuber Paul Begley è anche un po’ sfortunato, considerando che la data della fine del mondo è anche quella del suo compleanno. Ma, ironia a parte, Begley ritiene che le prove sul giorno del giudizio si possano rinvenire non solo nel calendario Maya, ma anche da una serie di rarissimi fenomeni astrali, in primis il posizionamento fatale di due pianeti: le orbite di Giove e Saturno si allineeranno formando il fenomeno del “doppio pianeta”, una congiunzione che l’ultima volta che è avvenuta era il 1623. Il 21 dicembre, fra l’altro, è anche il giorno del solstizio d’inverno, per cui sono tre gli eventi profetici che si verificheranno nello stesso identico momento. La rarità di questi fenomeni astrologici, per Begley, sono un segno tangibile che la profezia potrebbe avverarsi; tuttavia il sedicente vate non ha proprio la fama di uno che azzecca il futuro: Begley aveva infatti già annunciato una serie di profezie che, fino ad oggi, non sono ancora accadute, fra cui anche l’eclissi anulare del sole che era, a detta del pastore, un segno certo della fine del mondo. Gli lasciamo il beneficio del dubbio?

 

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