Umiliata per non indossare la mascherina in volo nonostante l’esenzione: la polizia la ferma all’arrivo

Umiliata per non indossare la mascherina nonostante fosse autorizzata a non farlo per ragioni mediche.

E’ quanto accaduto ad una giovane donna su un volo da Tenerife a Manchester, lo scorso 15 dicembre.

La 27enne si trovava sul volo insieme all’amico Nick quando è stata suo malgrado protagonista di una brutta vicenda diventata virale per la scelta dell’amico di condividere il video su Twitter.

Dal video è possibile vedere una hostess in piedi accanto alla ragazza che le chiede di indossare una maschera, nonostante indossi un segno di riconoscimento delle disabilità non evidenti (un cordino verde con su impressi una serie di girasoli).

La bagarre è quindi proseguita, dapprima con la giovane che ha chiesto alla hostess di andarsene: “Sto avendo un attacco di panico, puoi andartene“.

Quindi con il capitano che – dall’altoparlante dell’aereo – ha chiesto ai passeggeri di smettere di causare disagi agli altri non indossando la mascherina, aggiungendo: “Siamo tutti in servizio dalle sei di questa mattina, la maggior parte di noi ha lasciato le case verso le cinque quindi l’ultima cosa che vogliamo fare quando torneremo a Manchester è avere a che fare con la polizia, che dovremo chiamare. Quindi, un’ultima volta, per favore ascolta le istruzioni fornite dall’equipaggio e in questo modo non dovremo approfondire ulteriormente la questione, grazie”.

L’annuncio è stato accolto dagli applausi degli altri passeggeri.

E una volta atterrati a Manchester, i poliziotti hanno comunque preso in carico la giovane donna, dicendole che in futuro dovrà portare con sé – oltre al segno di riconoscimento succitato – anche un certificato.

Un portavoce di EasyJet ha quindi spiegato al Daily Star, che ha riportato la notizia: “In linea con le linee guida, tutti i passeggeri sono attualmente tenuti a portare la propria mascherina durante il volo, che deve essere indossata durante l’imbarco e a bordo. Sappiamo che alcuni passeggeri potrebbero non essere in grado di indossarla e quindi informiamo questi clienti di fornire un certificato medico o una lettera del medico come prova dell’esenzione. Questo (il certificato, ndr) non è stato fornito su questa occasione”.

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