Cadono dalla finestra ricercatore del vaccino covid e la figlia di un magnate: due morti misteriose

Due morti differenti ma entrambe tragiche e con identiche modalità: si tratta dello scienziato russo che lavorava al vaccino covid e della figlia di un miliardario legato a Putin

Doppia tragedia in Russia, dove sono deceduti cadendo dalle rispettive finestre Alexander “Sasha” Kagansky, scienziato 45enne, e Valeria Shpilenko, 19enne. Il padre della Shpilenko parla di un “incidente”, mentre per il ricercatore del vaccino è stata aperta un’indagine per omicidio.

La morte di Kagansky: stava lavorando per il vaccino

Kagansky, secondo quanto riportato dai media locali, è deceduto dopo essere “caduto” in mutande dal 14 ° piano di uno stabile situato a San Pietroburgo, e che sul corpo siano state rinvenute ferite da taglio. Secondo il giornale Moskovsky Komsomolets, gli investigatori hanno aperto un’indagine per omicidio per il quale è stato fermato un uomo di 45 anni. Il dottor Kagansky era stato direttore del Centro di medicina genomica e rigenerativa presso l’Università Federale dell’Estremo Oriente russo a Vladivostok, dove ha continuato la collaborazione di ricerca con l’Università di Edimburgo, con la quale ha legami da tempo. MK ha riferito che l’accademico aveva “sviluppato un vaccino contro il coronavirus” e che è morto “in circostanze strane”.

ricercatore vaccino russia muore in circostanze tragiche

La Shpilenko morta per un incidente?

Il corpo di Valeria Shpilenko, 19 anni, è stato trovato dopo la caduta dalla finestra della sua camera da letto a Mosca, situata al 15° piano. Il padre, Andrey Shpilenko, 45 anni, oltre ad essere un miliardario e ad essere stato parlamentare con Putin e alto funzionario governativo, è a capo di una rete di “parchi tecnologici” in Russia, ritenuti dal Cremlino come di vitale importanza per l’economia. Il Tycoon russo ha respinto i sospetti inerenti “questioni criminali” che sarebbero legate alla morte della figlia, deceduta il giorno dopo il suo 19° compleanno. Dopo aver chiarito la sua posizione attraverso un comunicato stampa pubblico, Shpilenko ha dichiarato che la morte di Valeria è avvenuta “a causa di un incidente”, del quale però non ha fornito nessun dettaglio ulteriore. Non è però percorribile l’ipotesi del suicidio: nessun biglietto pre morte è stato ritrovato e gli amici della ragazza hanno detto che non mostrava segni di squilibrio emotivo e che non avrebbe avuto motivo di togliersi la vita. Valeria era una studentessa di giornalismo internazionale a Mosca, nota per essere appassionata di fotografia.

 

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