400 persone in quarantena su una nave per garantire il pubblico a Sanremo? Scoppia la polemica

Lavori in corso per la settantunesima edizione del Festival di Sanremo. Dopo l’annuncio dei 26 big in gara si è passati all’organizzazione pratica dell’evento. La data di partenza sembra essere confermata nel 2 marzo, con la finale che si svolgerà il 6 marzo 2021. Il Festival sarà condotto per il secondo anno consecutivo da Amadeus, il quale sarà anche Direttore artistico.

E proprio il conduttore, assieme al direttore di Rai 1 Stefano Coletta, hanno più volte dichiarato che è impensabile Sanremo senza pubblico. Per rispondere a questa problematica, la Rai starebbe pensando ad una soluzione fantasiosa. Secondo quanto riportato dal sito ‘Dagospia’, le 400 persone del pubblico verranno isolate sulla ‘Smeralda’ di ‘Costa Crociere’ per le due settimane antecedenti la kermesse e sottoposte a tamponi di controllo. Verranno poi accompagnate con degli autobus al teatro Ariston e riportate alla nave dopo ogni serata. Resterà operativo il Palafiori che ospiterà gli addetti ai lavori: sala stampa, discografici, presidio delle radio e i programmi del daytime in collegamento da Sanremo.

Molto critico verso queste ipotesi, il segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi è sbottato sui social: “Mentre da mesi tutti i teatri e i musei sono chiusi, mentre i concerti sono vietati da tempo e c’è l’intera industria culturale in ginocchio, la ricca Rai, l’unica azienda in Italia che non ha problemi di bilancio perché è mantenuta dai soldi del canone degli italianivorrebbe avere una corsia preferenziale per Sanremo, aggirando la legge con una dubbia operazione che porterebbe centinaia di persone all’Ariston come pubblico. La conferma data alla stampa che si starebbe pensando ad una soluzione del genere è gravissima, è urgente che arrivino chiarimenti in commissione di Vigilanza. Il presidente Barachini pretenda trasparenza dai vertici del servizio pubblico.”

Anzaldi pone poi una serie di interrogativi che fanno riflettere: “Chi garantisce che spostare ogni giorno centinaia di persone dagli alberghi o da una nave non metta a rischio la salute degli italiani? Chi garantisce che il Festival non diventerà un maxi cluster di contagi? Davvero il Festival di Sanremo è l’unico evento televisivo e musicale nel mondo che può permettersi di non rispettare le restrizioni anti Covid? Il mondo intero ha dovuto anticipare la messa di Natale e la nascita del Bambinello, ma la Rai non può rinunciare alla sua Spendopoli? Quanto costerebbe un’operazione del genere?

Al momento non è arrivata nessuna risposta da parte degli organizzatori della rassegna canora.

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