Caso Grease, il film cult dei ’70 definito omofobo, misogino e sessista: è bufera su Twitter

E’ stato un film cult per tantissime generazioni. Quando il film è uscito alla fine degli anni 70, precisamente nel 1978, Grease è stato classificato non solo tra i film più celebri di tutti i tempi ma anche, il musical di maggior successo nella storia cinematografica.

La pellicola diretta da Randal Kleiser, tratta dall’omonimo musical di Jim Jacob e Warren Casey, interpretata da un giovanissimo John Travolta e da una bellissima Olivia Newton-John, ha avuto incassi enormi, aggiudicandosi riconoscimenti importanti come un Premio Oscar e un Golden Globe.

A oltre quarant’anni dalla sua uscita, oggi, il noto musical finisce sotto il mirino dei revisionisti della critica cinematografica, in nome del “politicamente corretto“. Ebbene si, dopo essere stato trasmesso il 26 dicembre, dal canale BBC1, il film è stato fortemente attaccato da parte di alcuni utenti britannici del mondo social di Twitter, che non si sono risparmiati al riguardo, definendo il film “sessista“, “misogino“, “omofobo” ed “eccessivamente bianco“.

Grease è misogino, sessista e un po’ stupido“, “Con Grease si tocca il picco di omofobia“,”Grease fa schifo a così tanti livelli e il messaggio è pura misoginia“. Questi sono solo alcuni, dei commenti nei confronti del film. Secondo alcuni telespettatori, il film inciterebbe infatti alla violenza sulle donne e ad atti di bullismo.

Questo sarebbe l’opinione soprattutto di giovani utenti, fortemente in linea con i principi che abbracciano alcuni pensieri di movimento come ad esempio quello di “Me Too e Black Lives Matter“. Accuse pesantissime, che hanno portato alcuni ad etichettare il film come “rapey“, ovvero qualcosa che incita allo stupro.

Il popolare quotidiano britannico Daily Mail, ha dichiarato come diversi spettatori, hanno chiesto che il noto musical degli anni 70, non venga mai più trasmesso in televisione. Al centro delle critiche che hanno portato gli spettatori ad avvalorare le loro considerazioni, alcune scene e passaggi del film. Vediamo insieme quali.

Ecco perché secondo alcuni il film non dovrebbe essere più trasmesso

Primo fra tutti, il passaggio di una delle canzoni più celebri di tutto il film, parliamo di “Summer Nights“, la canzone cantata dal protagonista Danny Zuko a Sandy Olsson. Nella canzone Danny, descrive la scena di seduzione nei confronti della protagonista Sandy, mentre il coro intona la celebre: “Tell me more, tell me more, did she put up a fight?“, letteralmente: “Dimmi di più, dimmi di più, lei ha lottato?”. Molti hanno definito questo passaggio come possibile incitamento alla violenza sessuale e allo stupro.

Accanto a questo troviamo: la scena dell’amico di Danny, Putzie, personaggio interpretato dall’attore Kelly Ward, il quale si sdraia per guardare sotto le gonne delle studentesse, o ancora la trasformazione del personaggio di Sandy alla fine del film, per non parlare della frase pronunciata dall’attore Eddy Byrnes, che nel film interpretava l’annunciatore radiofonico Vince Fontaine, che durante una scena del film, invita tutti ballerini ad evitare la formazione di coppie dello stesso sesso.

 

 

 

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