Guerra Nucleare tra Usa, Russia e Cina: “Rischio mai così alto dalla fine della Guerra fredda”

Secondo il report stilato dall’Ammiraglio Richards, capo del comando strategico degli Usa, il rischio di una Guerra nucleare è concreto.

Alla fine della Seconda guerra mondiale, dopo che il conflitto è stato definitivamente archiviato con lo sgancio delle testate nucleari in Giappone, il rischio di una guerra nucleare tra le due super potenze Usa e URSS era palpabile. Fino al crollo dell’unione sovietica l’ostilità tra le due Nazioni era tale che la minaccia di un conflitto coinvolgeva tutto il mondo e se concretizzata avrebbe portato ad una Terza guerra mondiale con esiti ben più nefasti di quella precedente.

Proprio la potenza delle armi nucleari ha funto da deterrente per decenni, evitando che nuovi conflitti su larga scala si concretizzassero davvero. Una volta sciolta l’URSS, il rischio di un conflitto nucleare si è allontanato e gli Usa si sono trovati a fronteggiare più che altro le azioni terroristiche di matrice islamica. Proprio per questo negli ultimi 20 anni i finanziamenti militari sono stati diretti al contrasto di simili azioni, più che al potenziamento e all’ammodernamento delle testate nucleari. C’è da considerare, inoltre, che le nazioni hanno firmato degli accordi in cui si impegnano a ridurre la potenza e la portata delle armi nucleari a disposizione.

Guerra Nucleare tra Usa, Cina e Russia: “Rischio mai così alto”

Lo spauracchio di una guerra nucleare, dunque, in questi anni è stato accantonato e superato da quello degli attentati terroristici. Di recente, però, l’Ammiraglio Charles Richards, capo del comando strategico degli Stati Uniti ha allertato la nazione sul rischio di un conflitto nucleare. In un report pubblicato sulla rivista ‘Proceedings‘ dello US Naval Institute, l’ammiraglio spiega: “C’è una concreta possibilità che una crisi regionale con Cina e Russia si evolva rapidamente in una conflitto con armi nucleari, se queste percepiscono una perdita convenzionale come una minaccia per il Paese o il regime”.

L’ammiraglio continua scrivendo: “Per questo motivo l’esercito Usa dovrebbe cambiare il principale presupposto da ‘Sviluppo nucleare non possibile’ a ‘Sviluppo nucleare realmente concreto'”. In tal modo si destinerebbero parte dei fondi per l’esercito all’ammodernamento delle armi e dei sistemi di lancio nucleare per fronteggiare il pericolo potenziale di queste due nazioni.

La preoccupazione di Richards nasce dal fatto che dopo lo scioglimento dell’Urss il dipartimento di difesa ha sottovalutato il rischio nucleare e dunque concentrato le proprie forze su altri aspetti, mentre Russia e Cina hanno potenziato e modernizzato i propria armamenti nucleari. La minaccia sarebbe ancora più pressante, scrive in ultima analisi Richards, considerando il fatto che le due nazioni hanno già dimostrato in passato di essere aggressive con le nazioni confinanti.

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