“Tre ictus e un infarto”: il racconto della popstar ad un passo dalla morte nel 2018

La popstar Demi Lovato ha raccontato la sua terribile esperienza del 2018, quando dopo tre ictus e un infarto è stata ad un passo dalla morte.

Sono passati 3 anni da quando Demi Lovato ha lottato per rimanere in vita a causa di un’overdose. La cantante americana in questi anni non ha parlato apertamente di ciò che le è successo e di quali siano state le conseguenze di quella notte di paura, ma lo ha fatto adesso in un’intervista rilasciata alla BBC per il documentario sulle droghe e la dipendenza intitolato ‘Dancing with the devil‘ che verrà trasmesso in esclusiva su YouTube a marzo.

Nel corso dell’intervista la cantante ha rivelato di aver subito tre ictus e un infarto e che: “I miei medici hanno detto che sarei potuta morire nel giro di 5 o 10 minuti”. Sebbene i medici siano riusciti a salvarla e farla riprendere, ciò che è capitato la notte del 24 luglio 2018 ha lasciato un segno indelebile nella vita di Demi, non solo a livello psicologico ma anche cerebrale: “Mi ha lasciato danni cerebrali dei quali sento ancora gli effetti”.

La popstar Demi Lovato racconta i danni causati dall’overdose

L’effetto più fastidioso e invalidante è stato l’offuscamento della vista, un problema che ancora oggi le impedisce di guidare e che per diverso tempo le ha impedito persino di leggere: “Non guido l’automobile perché ho punti ciechi nella mia vista. Per molto tempo ho avuto serie difficoltà a leggere. È stato un grosso problema cercare di leggere un libro, che è stato tipo due mesi dopo, perché la mia vista era così sfocata”.

A fine intervista la cantante ha spiegato che si è decisa ad offrire questa testimonianza e a parlare apertamente di quella terribile: “per aiutare le persone che si sono trovate nella mia stessa situazione”. Ma anche perché sentiva l’esigenza di svelare tutti i dettagli di ciò che le è capitato ai suoi fan. Sulla seconda possibilità di vita che le è capitata, infine, Demi ha commentato dicendo: “Ho avuto molte vite, come un gatto. Sono alla mia nona vita”.

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