Coronavirus, quali sono i sintomi della variante brasiliana? Quali sono tutte le varianti?

Si sta diffondendo anche in Europa la variante brasiliana del Coronavirus: cosa cambia rispetto al ceppo originale e quali sono le altre varianti.

Sono settimane ormai che si parla dell’esistenza delle varianti del Coronavirus in Italia, mentre si parla addirittura da dicembre dell’esistenza e della diffusione della variante inglese del virus in vari Paesi d’Europa. Con variante s’intende una normale evoluzione del ceppo originale del virus, qualcosa che già dopo i primi mesi della diffusione del Covid-19 si era manifestata. Ci sono stati studi, infatti, che hanno mostrato come ad arrivare in Italia non era stata un unico ceppo del coronavirus, ma diversi. Adesso le mutazioni del virus sono significative, poiché c’è una differenza netta tra il virus originale e le varianti.

Cosa rende così importante il fatto che adesso ci siano delle varianti così ben delineate? Innanzitutto sembra che la variante inglese, così come quella sudafricana, siano maggiormente contagiose e dunque si diffondano con maggiore rapidità. Inoltre è emerso che alcune di queste varianti hanno sviluppato una sorta di resistenza ai vaccini e agli anticorpi che naturalmente si formano dopo aver contratto il ceppo originale. Proprio per fronteggiare questa problematica, le case farmaceutiche che stanno distribuendo i vaccini, hanno rassicurato che le prossime dosi copriranno anche le varianti che si stanno diffondendo per il mondo.

Coronavirus: quali sono i sintomi della variante brasiliana?

L’Inghilterra è il primo Paese europeo ad aver scovato una variante interna del virus (in realtà sono tre diverse). Da quando questa si è diffusa, il numero di contagi è aumentato in modo vertiginoso ed il governo si è trovato costretto a imporre un lockdown rigido. Da ieri è ufficiale che nel Regno Unito si sta diffondendo anche la variante brasiliana, motivo per cui il Mirror ed altri tabloid britannici stanno spiegando ai cittadini in cosa consiste.

Questo perché pare che la brasiliana sia resistente ai vaccini Moderna e Pfizer e dunque potrebbe anche contagiare chi si è sottoposto al vaccino. Viene spiegato che a livello di sintomatologia non c’è alcuna differenza rispetto alla variante inglese o al ceppo originale. Dunque ci potrebbero essere gli asintomatici, come chi sviluppa semplicemente dei dolori muscolari. I sintomi sono sempre gli stessi: febbre, mal di gola, tosse, mal di testa, dolori muscolari, assenza di gusto e olfatto. Anche in questo caso il rischio principale è lo sviluppo di una polmonite bilaterale.

Quali sono le varianti conosciute

Al momento le varianti più diffuse sono tre, le stesse che sono state registrate anche nel nostro Paese: la variante inglese, quella brasiliana e quella sudafricana. Di recente un’equipe di San Francisco ha pubblicato uno studio nel quale viene dimostrato che esiste anche una variante californiana che pare abbia caratteristiche simili a quella brasiliana e sudafricana, ovvero una maggiore contagiosità, una possibile maggiore pericolosità (ancora tutta da dimostrare come nel caso delle altre) e una possibile resistenza ai vaccini e agli anticorpi. Sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità è possibile consultare tutto ciò che per il momento si conosce di queste varianti.

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