Scoperto un tesoro che potrebbe cambiare la storia: primo tassello su una civiltà ancora sconosciuta?

Scoperta archeologica di grandissima importanza nella Cina del sud: si pensa che il tesoro trovato appartenga ad una civiltà finora sconosciuta.

La datazione sui reperti scovati nel 2019 nel sito archeologico di Sanxingdui, a Guangyuan, nello stato del Sichuan (Cina), circa 300 reperti in bronzo, argento e oro tra cui una maschera d’oro che si pensa appartenuta ad un religioso, conferma la sensazione degli studiosi che li hanno portati alla luce. Attraverso le analisi fatte sui reperti, infatti, è stato appurato che questi risalgono a circa 3.000 anni fa. Questo significa che appartenevano ad una civiltà che abitava la parte sud-ovest della Cina di cui non si hanno tracce nella storia del Paese asiatico.

La scoperta assume un’importanza storica (oltre che archeologica) rilevante, visto che la scoperta di questa nuova civiltà potrebbe cambiare la storia conosciuta della Cina, aggiungendo un capitolo importante a questa millenaria civiltà. Chiaramente al momento è presto per delineare i tratti e la storia di questo popolo finora sconosciuto, tuttavia la fattura dei reperti trovati induce a pensare che già all’epoca fosse molto avanzato tecnologicamente e che potesse esistere da secoli se non millenni. La qualità manifatturiera della maschera, ma anche di altri reperti, supera di gran lunga quella dei reperti appartenenti alla dinastia Shang, la prima di cui si hanno tracce storiche, che rappresenta il fulcro della cultura cinese originaria.

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Scoperta che potrebbe cambiare la storia della Cina

Secondo la tradizione cinese, infatti, la dinastia Shang, sviluppatasi nella parte centrale della Cina, è sempre stata considerata come il nucleo originario della civiltà cinese. La zona in cui si è sviluppata quella civiltà, lo Zhong Yuan, è stata sempre considerata come il centro culturale e tecnologico della civiltà cinese. Al punto che chiunque provenisse da altre zone della Cina veniva considerato un barbaro.

La scoperta dei reperti nella parte sud occidentale della Cina, cambia la prospettiva degli studiosi. La qualità dei reperti mostra una società progredita, dotata sia di una struttura sociale che di abilità tecniche complesse e frutto di anni di sviluppo. Appare chiaro, dunque, che la storia della Cina possa essere più complessa rispetto a ciò che finora si era pensato e che la sua civiltà possa essere un misto di varie culture fuse in una sola. Nei prossimi anni sarà cura degli studiosi portare alla luce ulteriori reperti, per comprendere ulteriori dettagli sulla popolazione finora sconosciuta.

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