Coppa Italia, è rivoluzione: fuori le squadre di Serie C? La nuova formula al via il 15 agosto

Se la Superlega è stata sventata grazie alla reazione popolare di tutti gli appassionati del giuoco del pallone (cui si deve aggiungere la pronta – e dura – presa di posizione delle federazioni nazionali e internazionali) una rivoluzione toccherà comunque il calcio italiano.

In barba ai tanto sbandierati concetti di meritocrazia e di calcio della gente.

Dalla prossima Coppa Italia, infatti, potrebbero essere escluse le squadre di Serie C.

Secondo quanto riportato da ‘Calcio e Finanza’, durante il Consiglio di Lega svoltosi nel pomeriggio di ieri è stato deciso di modificare la formula della coppa nazionale, che sarà riservata solo alle 40 squadre di serie A e serie B.

La coppa dovrebbe quindi iniziare il prossimo 15 agosto, data in cui scenderanno in campo anche 12 squadre di A.

L’obiettivo – come riporta la fonte succitata – “è quello di avere una migliore razionalizzazione e spalmatura degli impegni (considerando che se le 12 di Serie A iniziano a giocare già ad agosto, invece che a novembre, si libera spazio all’interno del calendario), oltre che valorizzare il torneo e creare da subito sfide che siano appetibili per le televisioni”.

E se da un lato può avere un senso (sia dal punto di vista economico che sportivo, giacché il calendario sovraffollato di impegni rappresenta un problema) si perde un aspetto affascinante della coppa nazionale, che fino alla stagione in corso (2020/21) ha visto coinvolte anche 9 squadre dalla Serie D e 29 dalla C.

Anziché modificare il format della Coppa magari facendo ospitare le gare in turno singolo dalla compagine più piccola (come succede in parecchie parti d’Europa, garantendo favole a piccole città di provincia oltre che grandi incassi per piccole realtà) si punta ad una coppa italia elitista.

E ​Francesco Ghirelli, presidente della terza divisione nazionale, non ci sta.

E attraverso una nota pubblicata sul sito della serie C, ha dichiarato: “La decisione della Serie A di escludere le squadre di Lega Pro dalla Coppa Italia non solo viola diritti consolidati, ma è espressione di una concezione elitaria del calcio, incapace di avere una visione di sistema. Lunedì è convocato il Consiglio direttivo della Lega Pro, che adotterà ogni iniziativa per tutelare i diritti delle proprie squadre e per salvaguardare una cultura del calcio che sia rispettosa dei valori più autentici dello sport. Innovare è giusto, ma salvando la coesione del sistema calcio”.

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