Dallo scoop sulla morte di JFK all’errore su Elvis: con Dick Stolley se ne va un pezzo di storia del giornalismo

Si è spento a 92 anni Dick Stolley, primo direttore della rivista ‘People’ che ha fatto la storia del giornalismo con scoop sensazionali.

Il mondo del giornalismo piange oggi la scomparsa di uno dei suoi più grandi protagonisti. Si è spento nelle scorse ore, a 92 anni, Dick Stolley, storico direttore della rivista People e autore di uno degli scoop del secolo. Nel 1963, infatti, fu proprio lui a ottenere i frame del filmato amatoriale che immortalava la morte del presidente JF Kennedy. A raccontare come ci è riuscito è stato lo stesso Stolley, anni dopo. Quel 22 novembre Dick era il giovane direttore della rivista ‘Life’ (aveva 35 anni) e come tantissimi suoi colleghi prese un volo per Dallas appena apprese dell’omicidio.

Appena atterrato venne ragguagliato dalla sua collaboratrice, Patsy Swank, sull’esistenza di un filmato amatoriale nel quale veniva ripreso il momento dell’omicidio. La giornalista, però, sapeva solo la pronuncia del cognome dell’autore. Dick allora prese un elenco telefonico e scoprì il nome ed il numero dell’autore del filmato: Abraham Zapruder. Per ore provò a contattarlo a casa, chiamando a quel numero ogni 15 minuti. Alle 23, uno stanchissimo Zapruder gli rispose, ma rifiutò di incontrarlo perché troppo stanco. Gli diede appuntamento per il mattino dopo e Stolley si presentò alla sua porta con un’ora di anticipo, prima che i colleghi potessero scoprire dove abitava.

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Morto Dick Stolley, il video di JFK e l’errore su Elvis

Anni dopo Dick spiegò che fu una sua intuizione a permettergli di mettere le mani sul video: “Non feci nessuna pressione: a volte in questo lavoro c’ è un sesto senso che ti dice di evitare. È stata la miglior decisione della mia vita”. Dopo quello scoop che lo rese il giornalista più famoso d’America, gli venne offerto nel 1974 di dirigere la neonata rivista ‘People’. Si trattava di un magazine che nasceva da una costola del ‘Times’ e che di fatto avrebbe fatto concorrenza a ‘Life’, per il quale aveva lavorato per anni.

Accettò la proposta e riuscì in breve tempo a far diventare ‘People‘ la rivista più letta degli Usa. Come ci riuscì? Con una ricetta semplice per attirare il pubblico con le copertine: “Bello e meglio di brutto, giovane è meglio di vecchio. Ricco è meglio di povero. Tv è meglio di musica, musica è meglio di cinema, cinema è meglio di sport e tutto è meglio della politica”. L’altra grande direttiva è stata: “Niente è meglio di una celebrità morta”. Una lezione che Dick Stolley imparò quando per rispetto decise di non pubblicare la foto di Elvis Presley dopo la morte.

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