Guinness World Record: Rani è (forse) la mucca più piccola al mondo

Tutti pazzi per Rani la mucca (forse) più piccola del mondo. Con i suoi 50,8 centimetri “supererebbe” Manikyam, la mucca indiana di 61,1 centimetri, dallo zoccolo al garrese, della regione di Kerala che detiene l’attuale record mondiale. Rani, di 23 mesi, vive in una fattoria del Bangladesh col suo padrone M.A. Hasan Howlader e soffre di nanismo grazie al quale, però, è diventata inaspettatamente una celebrità in tutto il paese.

Nonostante gli stringenti divieti di spostamento, causa Covid, in migliaia hanno sfidato regole e pandemia per vedere dal vivo il bovino in miniatura presso l’allevamento Shikor Agro di Charigram, a 19 miglia da Dhaka. Il padrone di Rani ha raccontato come in più di 15.000, negli ultimi tre giorni, siano arrivati alla fattoria per scattare anche un selfie con la mucca e forse per questo in Bangladesh ieri si sono registrati 11.525 nuovi casi positivi, altro triste record però: è il numero più alto da inizio pandemia.

Possono le mucche soffrire di nanismo?

In parte sì, anche se si tratta di bovini adulti e non di vitelli che ad un certo punto della loro vita smettono di crescere, un po’ come se fossero davvero affette da nanismo, nonostante ricevano gli stessi trattamenti delle altre mucche all’interno delle fattorie. Ma potrebbe anche essere una questione di genetica. Rani appartiene alla razza bovina bhutanese della stessa sottospecie di Manikyam, ovvero lo zebù, specie molto diffusa nei paesi tropicali e considerata sacra in India. I segni particolari sono una gobba grassa sulle spalle, una grande giogaia, ovvero la pelle flaccida che pende sotto il collo. Alcuni hanno orecchie cadenti o grandi corna arcuate, altri in rari casi, invece, non crescono più e finiscono a pieno titolo nel Guiness World Record che nei prossimi novanta giorni deciderà se incoronare Rani come la mucca più al mondo, almeno fino ad ora.

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