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Sport

La mental coach di Jacobs svela il segreto del successo mentre l’esperto di doping è sibillino su Twitter

Nella giornata di ieri Marcell Jacobs ha vinto per la prima volta la medaglia d’oro nei 100 metri piani, con un tempo davvero impressionante, quello di 9.80. Una gara che ha entusiasmato e tenuto con il fiato sospeso tutti gli italiani, fino all’esultanza finale.

Alle spalle di questa vittoria c’è anche una mental coach, ovvero Nicoletta Romanazzi, che ha rilasciato un’intervista al ‘Corriere della Sera’ per spiegare il segreto del successo di Jacobs.

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Nicoletta Romanazzi si definisce una “facilitatrice di respiro” oltre a “sport training coach” e proprio attraverso delle tecniche di respirazione la coach in un lavoro lungo un anno con Jacobs è riuscita a sbloccare quel potenziale nascosto nel neo-campione Olimpico: “Con esercizi di respirazione siamo riusciti a sbloccare il problema irrisolto col padre”.

In un’altra intervista concessa al ‘Messaggero’ la Romanazzi ha spiegato come ha aiutato Jacobs dopo il bellissimo risultato della semifinale: “L’ho fatto respirare, dopodiché l’ho predisposto per essere potentemente ambizioso e focalizzarsi su qualcosa di grande”. Tutto questo processo è stato descritto dalla mental coach come “centratura”, ovvero il momento in cui la mente e il corpo sono “perfettamente allineati”.

Il tweet avvelenato dell’esperto di doping: “In semifinale 9.84, 9.80 la finale. Ah, bene”

Ovviamente una grande gioia per la Romanazzi, che ci tiene a sottolineare come questo oro può far conoscere anche l’attività del mental coaching. Ma se da una parte c’è una grande gioia, dall’altra c’è anche chi sta – perdonateci il termine, che mutuiamo da Dagospia – rosicando, tanto da lanciare qualche velata accusa.

Il giornalista Matt Lawton, che ora lavora per il ‘Times’ e che ha seguito gli scandali doping di Salazar e Mo Farah, ha scritto su Twitter: “Marcel Jacobs è sceso per la prima volta sotto i 10 secondi a maggio. È arrivato qui e ha corso la semifinale in 9.84 e 9.80 la finale. Ah, bene…”.

Un tweet quello del giornalista inglese che lascia il tempo che trova, visto che Jacobs ha vinto in maniera del tutto onesta. Ovviamente dà alquanto fastidio che l’esperto di scandali doping sottolinei nel suo tweet l’escalation di tempi del nostro campione. Purtroppo in questo ultimo periodo gli inglesi si sono dimostrati meno signori di quanto siamo soliti immaginarli (ormai ci siamo anche abituati…).

Tobias Fior

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