La Norvegia non indossa il bikini alle Olimpiadi? Pink si propone di pagare la multa

Ha fatto scalpore la notizia della federazione di pallamano Europea di multare le atlete della nazionale norvegese per non aver indossato il classico bikini ‘d’uniforme’ durante il Match contro la Spagna. La multa, 1500€, però potrebbe essere pagata da una benefattrice d’eccezione, la cantante americana Pink.

Il casus belli 

Europei di pallamano femminile. In Bulgaria la nazionale della Norvegia sfida le rivali spagnole con degli ‘inediti’ pantaloncini, ben più coprenti, eppure “non conformi al regolamento delle uniformi delle atlete” secondo la federazione, che però si difende affermando che il cambio della norma sarebbe stato discusso in un meeting ad Agosto e che avrebbero accettato suggerimenti dalla Norvegia, che nella riunione preliminare di Aprile ha però taciuto.

L’eco oltre oceano

Multa. Una multa che ha fatto scalpore, vuoi perché il gesto non era ispirato da nessuna rivendicazione ‘politica’, vuoi perché la decisione ha sottolineato il sessismo nella scelta delle uniformi: mentre gli uomini sono obbligati a vestire pantaloni a non meno di 10 cm sopra il ginocchio, le donne devono tassativamente indossare bikini.

Affianco delle atlete si era dichiarata anche il ministro dello sport norvegese Abid Raja, che aveva definito la multa “assolutamente ridicola“.

La cantante statunitense Pink, l’eco della notizia è arrivata ben oltre oceano, si è proposta di pagare però la multa della squadra, di cui si definisce molto fiera: “Sono davvero orgogliosa del team femminile della Norvegia per la protesta contro le regole sessiste circa ‘l’uniforme'”.

E ancora, in un altro tweet ricondiviso:

Il ministro dello sport ha ringraziato la cantante, ma ha fatto intendere che non intende pagare la multa!

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