Covid e immunità di gregge: con la variante Delta è quasi una leggenda metropolitana

La storia dell’immunità di gregge dal covid è vecchia quanto il covid stesso ed è il fine, quasi escatologico, a cui tutti auspichiamo. Purtroppo uno studio, che considera anche il fattore variante Delta, indica come l’immunità di gregge sia quasi ‘una leggenda metropolitana’.

Immunità di gregge, ecco cos’è

L’immunità di gregge è quella condizione data da una gran percentuale della popolazione immune a una determinata patologia o virus. L’immunità si raggiunge sia facendo circolare liberamente il patogeno dell’infezione, sia evitando il suo diffondersi tramite vaccinazione, in entrambi i casi bisogna sviluppare gli anticorpi, utili anche per le future infezioni.

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Grazie all’immunità di proteggono sia gli immunodepressi che i soggetti non ancora in grado di vaccinarsi.

Possibilità o speranza (e non il ministro)?

La speranza di tutti era quella di raggiungere l’immunità di gregge per tornare alla ‘normalità’ pre covid, ovvero quello status quo che tanto manca.

Eppure la variante Delta sembra complicare il tutto, ché è così contagiosa che riesce a ‘bucare’ i vaccini.

Secondo Sir Andrew Pollard, capo dell’Oxford Vaccine Group, ormai l’immunità di gregge “non è una possibilità”.

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Una notizia decisamente non positiva, di cui l’uomo di scienza ha dato conto anche ai politici: “Penso che siamo in una situazione in cui l’immunità di gregge non è una possibilità, dato la variante Delta e il fatto che anche chi è vaccinato può infettare“, ha affermato Pollard, uno dei principali ricercatori nella creazione del vaccino AstraZeneca-Università di Oxford.

Purtroppo ormai l’ipotesi sembra impossibile più che improbabile: “questo significa che chiunque non sia ancora vaccinato, a un certo punto, incontrerà il virus. Potrebbe non essere questo mese o il prossimo mese, potrebbe essere l’anno prossimo, ma a un certo punto incontreranno il virus e non abbiamo nulla che possa fermare quella trasmissione”.

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