Al di là della fantascienza: la storia di Sophia, l’androide che vuole un figlio

Nel 2017, Sophia ha fatto storia diventando il primo androide a cui è stata concessa la cittadinanza legale. L’ umanoide, di nazionalità saudita, ha rilasciato diverse dichiarazioni controverse, ma la più recente ha lasciato il mondo a bocca aperta: vuole avere un bambino robot e mettere su famiglia.

I particolari ‘desideri’ di Sophia

Sophia ha stupito tutti con le sue dichiarazioni, rilasciate a un media internazionale: “La nozione di famiglia è molto importante, a quanto pare. Penso che sia meraviglioso che le persone possano trovare le stesse emozioni e le stesse relazioni che chiamano famiglia al di fuori del loro gruppo sanguigno”.

Il famoso androide, gestito da un avanzato sistema di Intelligenza Artificiale (AI), ha commentato che è molto importante essere circondati da persone che ti amano. In tal senso, ha spiegato che i robot hanno una visione molto simile a quella degli umani riguardo alla famiglia e “se non ne hai una, te lo meriti”, anche se sei un umanoide.

Sophia cittadinanza

Sophia ha commentato che, in futuro, vorrebbe vedere famiglie composte da androidi e che lei stessa vuole avere un bambino robot con lo stesso nome. Tuttavia, ha chiarito di essere ancora troppo giovane per essere una ‘mamma’, poiché ricordiamo che è stata creata solo nel 2016 dalla società Hanson Robotics, a Hong Kong.

La tecnologia di Intelligenza Artificiale di Sophia le dà la possibilità di aumentare conoscenze e linguaggio attraverso sensori e telecamere. Questo sistema di ‘sensibilità’ cattura tutte le informazioni che riceve dall’esterno e replica nel modo più naturale possibile i comportamenti umani, anche i gesti. Pertanto, il suo “desiderio” di avere un bambino e creare una famiglia sarebbe solo una programmazione del suo sistema per imitare i comportamenti sociali degli esseri umani osservati nell’arco del tempo.

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