Migranti siriani mangiano banane su TikTok e il governo turco li deporta: ecco perché

Il governo turco ha annunciato ormai una settimana fa l’arresto e l’inizio del processo di deportazione per almeno sette migranti siriani, che sono stati accusati di aver mangiato delle banane in modo “provocatorio” in una video-challange su TikTok.

Alla challange hanno partecipato tantissimi siriani in tutto il mondo, ed è stata ispirata dal video di un uomo turco che si lamentava di non potersi più permettere di comprare banane, e che invece i rifugiati siriani possono comprarsene “a chili”.

Il video alimenta il falso mito per cui i rifugiati siriani vivano nel lusso, pagato dalle tasse dei cittadini turchi, che al momento stanno vivendo una grande crisi economica.

La realtà è che, come emerge da una ricerca del Center for Economic Policy research, il 45% dei siriani in Turchia vive in povertà e il 14% in estrema povertà.

I siriani in tutto il mondo hanno quindi deciso, per tutta risposta, di fare questo video come una risposta ironica.

Il primo video, pubblicato su TikTok e poi condiviso su Twitter, riprende un gruppo di persone che mangia banane, ridacchiando.

Il governo turco arresta migranti siriani per mangiare banane in modo “troppo provocatorio”

Questo Mercoledì, i media locali hanno annunciato che le autorità hanno arrestato 11 siriani coinvolti nel trend di TikTok.

Sono stati accusati di “incitamento o umiliazione delle persone [turche] con odio e ostilità”.

Al momento la Turchia ospita più di 3.6 milioni di Siriani, ovvero la maggior parte dei 4 milioni di rifugiati e richiedenti asilo politico della nazione. Negli ultimi mesi, l’odio verso i migranti è cresciuto esponenzialmente.

Kemal Kirisci, esperto turco della Brookings Institution, ha dichiarato al Washington Post che i cittadini turchi danno la colpa del crollo economico ai rifugiati siriani, usandoli come “capro espiatorio”.

Uno studio del 2019 dell’Istituto Tedesco per gli Affari Internazionali e la Sicurezza ha scoperto che il 72% dei turchi è convinto che i rifugiati siriani danneggeranno la struttura socio-culturale della Turchia, mentre il 74% crede che i servizi pubblici si ridurranno al collasso o diminuiranno a causa dei rifugiati.

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