Che il vaccino contro la Covid-19 generi dubbi, è un pensiero più che condivisibile. D’altronde, la paura di non sapere quali possano essere gli effetti a lungo termine della somministrazione del Pfizer o Moderna, è un deterrente talmente forte da sollevare giuste considerazioni in merito.
Molti di quelli che hanno deciso di non vaccinarsi, infatti, non sono complottisti, terrapiattisti, con un’elevata dose di analfabetismo funzionale, come la narrazione classica tende a categorizzarli, per non provare a fare un ragionamento che vada oltre la sempre comoda suddivisione manichea, ma persone spaventate ed impaurite e che, a maggior ragione, andavano rassicurate e prese per mano, prima di essere vittime collaterali del più grande calderone dei “No vax”, digievoluti ora in “No Green Pass”.
Un po’ come è successo a Torino, dove il figlio ha denunciato il padre no vax per maltrattamenti e minacce alla madre che si era vaccinata per continuare a poter lavorare in una casa di cura. La moglie ha confessato ai poliziotti giunti sul posto delle continue discussioni con il marito a causa dell’avversione di quest’ultimo alla vaccinazione anti-Covid. L’uomo da un po’, infatti, aveva iniziato a screditare la moglie in quanto vaccinata e si opponeva violentemente alla possibilità di far vaccinare anche il figlio. E di questi esempi ce ne sono a bizzeffe, non solo in Italia.
Ad certo punto serve fare una scelta, darsi coraggio e prendere l’unica posizione che al momento possa garantire la salvaguardia, in primis personale, contro un virus che ormai da due anni ha totalmente stravolto le nostre vite e se non l’ha fatto, fortunatamente, portandosi via un nostro caro, non ha risparmiato, però, le tasche di nessun italiano. Vaccinarsi, insomma, non è un obbligo, ma resta, senz’altro, lo strumento più valido di tutti.
Urbani delira, Cruciani se la ride
E dare spazio ad ospiti appartenenti alle frange più estreme degli strenui oppositori al vaccino non fa bene a nessuno, né perora dignitosamente nessuna causa, a meno che non si prenda solo in considerazione la visibilità e il successo a tutti i costi, purché se ne parli insomma, proprio come è accaduto qualche giorno fa durante “La Zanzara“, programma radiofonico condotto da Giuseppe Cruciani. Quello che è andato in onda, infatti, è stato un vero e proprio delirio, un flusso di (in)coscienza incalzato dal presentatore, senza un vero dialogo.
Ospite della puntata, in collegamento telefonico, Guido Urbani, autista della Francigena, candidato di Viterbo 2020 e padre del rapper Massimiliano Urbani in arte Mammo Rappo. Sin da subito le sue affermazioni sono apparse gravi, corroborate da un controproducente menefreghismo: “So incazzato come una iena perché i miei figli so stati minacciati dallo Stato perché se loro non si vaccinano non possono andare a lavorare. Mia figlia ha 38 anni, mio figlio ce n’ha 40 e poi c’ho quell’altra che c’ha 25 anni”, ha esordito Urbani.
La soluzione al grave problema si risolverebbe sottoponendosi al tampone ogni 48 ore, eppure: “Come fa a fasse il tampone che je vene a costà ‘n botto de sordi quann’è la fine del mese?” chiede Urbani che prosegue parlando delle perplessità sui due figli vaccinati. “C’hanno ragione a avecce paura – continua come un fiume in piena -, quello che è successo in Sicilia lo sai? Fratello e sorella so morti tutti e due dopo un mese che avevano fatto il vaccino, morti per arresto cardiaco. Io so incazzato perché mi fija è stata male na settimana, va bene? Se ai mi fiji je succede qualche cosa, io pijo parto vò a Roma co’ un pugnale da cinghiale e squarto qualcuno, capito? Non me ne fotte un cazzo. Qualcuno chiappo, ‘n te preoccupà. Si sono vaccinati mio figlio e mia figlia e so stati male na settimana”.
Arrivati alle minacce, la chiamata dovrebbe interrompersi, ma Cruciani, a quel punto, prende la parola: “Se succede qualcosa, che cosa fai? Prendi un pugnale da cinghiale e dove cazzo vai?”. “A Roma il primo che acchiappo lo sgozzo”, replica Urbani. E Cruciani: “Il primo che acchiappi, chi?”. “Qualcuno del governo – dice confusamente Urbani -. Tutti i giorni ce dicono ‘Vaccinati vaccinati ‘solo pe fa fa i soldi a le case farmaceutiche”. Cruciani: “Tu stai dicendo una cosa molto grave: se succede qualcosa a uno dei miei figli che si è vaccinato, prendi un pugnale, vai davanti a palazzo Chigi, o non so dove, acchiappi uno del governo e lo squarti?”. Urbani: “Certo! Tanto se mi fanno secco un figlio p’ sta’ puttanata del vaccino…”.
Urbani sta solo delirando, preso dalla rabbia, Cruciani lo sa e ne approfitta, ma Parenzio, che conduce insieme a lui, non ci sta, si alza e se ne va: “Lei deve essere denunciato alla polizia.” Ma lo spettacolo continua e nelle battute finali, Urbani si lascia anche andare ad alcune considerazioni personali sul numero dei deceduti: “Tutti li morti che ci so stati è una falsità, non è vero gnente. I miei figli non si volevano vaccinare, sono stati minacciati dal governo, ‘na minaccia legalizzata. Hanno firmato il consenso sul vaccino perché il governo non si vuole prendere le sue responsabilità.”
Insomma, un show di dubbio gusto, ma che sembra aver reso giustizia alla causa “No vax”, sia Urbani che il figlio Massimiliano, infatti, hanno postato sui social l’intervento, ricevendo solo complimenti. C’è chi commenta sotto il video di Mammo Rappo: “Bravo”, “Grande”, “Almeno dice quello che pensa“.