Bambina di 11 anni realizza il suo sogno e prende la maglia di Ronaldo, multata per 2.500 sterline

Una bambina di 11 anni si è introdotta sul campo da calcio alla fine della partita Irlanda-Portogallo. Dopo il pareggio con 0-0 allo stadio di Dublino, è corsa sul campo per prendere la maglia del suo grande idolo Cristiano Ronaldo, ma ora dovrà pagare un conto salato per la sua azione.

Il fatto è avvenuto questo giovedì subito dopo la partita, e la ragazzina è stata multata per ben 3.000 euro. Un bel danno soprattutto per il padre, che pagherà la multa.

Dopo il fischio di fine partita, l’undicenne Addison Whelan è corsa sul campo per chiedere a Cristian Ronaldo, star del Manchester United, la sua maglia (quella della maglia lusitana nello specifico).

Fan corre sul campo chiamando Ronaldo. Le guardie la inseguono ma lui dice: “Lasciatela stare”

Il calciatore non ha esitato a darle l’ambita maglia e l’ha anche abbracciata, prima che fosse portata via dagli uomini della sicurezza. Un gesto che ha realizzato il suo sogno, quello di portare a casa la maglia del suo eroe, ma che ha avuto un caro prezzo.

Addison ha parlato alla stazione radio irlandese FM104, e ha rivelato di essere stata multata per 3000 euro per la sua azione, ma che il padre è felice di pagarla per lei.

Addison ha spiegato a RTE Radio 1 come è riuscita ad arrivare sul campo: “Ho saltato la barriera perché ero seduta in seconda fila. Ho saltato la prima fila e poi la barriera”.

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Sono corsa subito sul campo, ma avevo già delle guardie della sicurezza che mi correvano dietro e altri due che venivano verso di me dall’angolo, quindi ho solo continuato a correre a più non posso. Poi mi sono messa ad urlare il nome di Ronaldo. Si è girato e mi ha vista, ha detto alle guardie di lasciarmi stare. L’ho chiamato e mi è venuto incontro. Ero scioccata e mi sono messa a piangere, sono riuscita a dirgli ‘Posso avere la tua maglia? Per favore sono una grande, grandissima fan'”.

La ragazzina continua il suo racconto: “Quando mio padre l’ha visto togliersi la maglia… la sua faccia era puro shock. Io ero tipo ‘Oh mio Dio, eccolo, sta succedendo, il mio sogno si sta finalmente realizzando’. Quella è stata probabilmente la sua ultima partita in Irlanda“.

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