“È in una situazione molto critica”: l’ex senatore No Vax Bartolomeo Pepe in terapia intensiva

Non è la prima che si sente purtroppo di esponenti No Vax ricoverati in terapia intensiva a causa del Covid-19, proprio perché non vaccinati. Questa volta è toccato all’ex senatore del Movimento 5 Stelle Bartolomeo Pepe, uno dei più fervidi oppositori della campagna vaccinale in atto nonché sostenitore di diverse teorie del complotto, come evidenziato anche sulla pagina Wikipedia dedicata all’ex Senatore.

Pepe era entrato a Palazzo Madama grazie ai grillini nel 2013. In seguito, in disaccordo con i vertici del Movimento, era passato al Gruppo Misto, prima di dar vita ad un lungo peregrinare fino a concludere la legislatura nel gruppo Grandi Autonomie e Libertà.

Il politico, napoletano di Casalnuovo, aveva condannato la gestione del Coronavirus per mezzo dei vaccini anche attraverso alcune campagne social, ma da sabato scorso Pepe è ricoverato in gravi condizioni al Cotugno dopo essere stato contagiato. Stando a quanto riportato da ‘Il Mattino’, l’ex senatore sarebbe sedato ed intubato nella terapia intensiva dell’ospedale per malattie infettive partenopeo. La diagnosi non lascia spazio a dubbi: si tratta di polmonite bilaterale interstiziale derivata da Sars-CoV-2.

La campagna No Vax su Facebook

Sulla sua pagina Facebook, la cui immagine del profilo ritrae un minimalista “No Vax”, già nel lontano 2018 Bartolomeo Pepe si professava contrario ai vaccini: “Secondo voi un governo Lega e i 5 stelle si occuperà di eliminare la legge sull’obbligo vaccinale?”, scriveva l’ex senatore. Quando era ancora in Parlamento, Pepe provò anche ad organizzare una proiezione del film Vaxxed, documentario statunitense incentrato sulla presunta correlazione tra il vaccino MPR e l’autismo, ma dovette rinunciare.

E quando arrivò in Italia il coronavirus, commentava così la notizia, sminuendo i timori dei cittadini: “Bisogna sgonfiare questa ridicola isteria, fomentata ad arte, per il coronavirus. Lo ha detto la Gismondi. Lo insegnano i dati” – per poi concludere – “Finiamola di favorire questa speculazione di tutti i poteri forti: Bigpharma, attraverso Bill Gates, Gavi ed altre corporazioni che finanziano per 3/4 l’Oms”.

Ma sabato scorso, però, il ricovero a causa del Covid-19 è stato inevitabile: era arrivato al pronto soccorso del presidio dell’Azienda dei Colli accusando, infatti, difficoltà respiratorie, riconducibili ad uno dei sintomi più comuni, e anche più pericolosi, del virus.

Proprio per questo, come spiegato dal Corriere della Sera, è stato prima sottoposto a ventilazione non invasiva, poi sedato e intubato. Ma le condizioni restano critiche, tanto da rendersi necessarie delle manovre di prono supinazione, cortisone, immunoglobuline e antivirali per tentare di fargli superare la grave compromissione polmonare ancora non superata.

Antonio Corcione, primario della Tianimazione dell’azienda dei Colli ha spiegato che l’ex senatore: “È in una situazione molto critica. Vedremo come evolve nelle prossime ore”, ha poi aggiunto, senza sbilanciarsi più di tanto sulle attuali condizioni di salute di Pepe.

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