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La terra continua a tremare nel catanese: nuove scosse allarmano la popolazione

Continua a tremare il catanese: la provincia siciliana in queste ore è interessata da uno sciame sismico che preoccupa la cittadinanza.

Ieri sera tutta la popolazione catanese ha avvertito distintamente una scossa di terremoto di magnitudo 4.3 con epicentro a Motta Sant’Anastasia, paesino sito a pochi chilometri di distanza da Catania. Erano le 22.33 e quella scossa è stata solo l’apice di quello che si configura come uno sciame sismico nella zona. Dalle 21.30 alle 22, infatti, sempre a Motta ci sono state cinque differenti scosse di magnitudo compresa tra 2.4 e 2.9. Queste non sono state avvertite da tutti, ma solo da chi si trovava più vicino alla zona originaria del sisma.

In seguito alla scossa più violenta, nel corso della notte ce ne sono state delle altre, un fenomeno tipico che si verifica quando ci sono eventi sismici di entità superiore alla norma. Dalle 22.36 alle 23.53 sono state registrate dall’INGV altre 10 scosse, di magnitudo compresa tra 2.8 e 2.1. L’entità di queste, sebbene numerose, è stata lieve, dunque sono state avvertite solo nella zona prossima all’epicentro.

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Scosse continue nel catanese: il fenomeno sismico spaventa la popolazione

Dopo un po’ di tranquillità nel corso della notte, questa mattina gli abitanti di Motta Sant’Anastasia si sono alzati ancora con un pizzico di paura: alle 7.14 c’è stata un’altra scossa di entità leggermente superiore (3.1 sulla scala Richter), anticipata e seguita da altre due, una alle sei del mattino e l’altra intorno alle 7.30. Questo è stato l’ultimo fenomeno sismico registrato a Motta, ma nelle ore successive, intorno alle 10.30, ci sono state altre due scosse nel catanese.

La prima, la più forte, ha avuto epicentro a Milo (paesino situato sull’Etna) ed è stata di magnitudo 3.6, mentre la seconda, meno potente (2.3), si è verificata a Zafferana Etnea, paese che nel 2018 è stato interessato da un forte terremoto che ha causato danni e feriti. La memoria riporta proprio a quell’episodio del 2018, verificatosi proprio nei giorni di Natale, la speranza è che invece dopo questo spavento si possa tornare alla normalità.

 

 

F.S.

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