Acquisto dell’Hellas accolto da un tripudio neo nazista: il legame tra l’estrema destra e il numero 88

Mateusz Praszelik è stato accolto da commenti neo nazzisti da parte dei tifosi dell’Hellas: il legame tra l’88 e l’estrema destra.

Si è conclusa la finestra invernale di mercato, occasione in cui molte squadre della nostra Serie A hanno accolto volti nuovi e puntellato la propria rosa. Anche l’Hellas Verona, autentica sorpresa di questo campionato, ha accolto un nuovo giovane talento, il polacco Mateusz Praszelik. La tifoseria dell’Hellas, almeno la parte più rumorosa, ha accolto l’acquisto con grande gioia.

Un entusiasmo eccessivo se si pensa che il ragazzo al di fuori dei confini nazionali è praticamente uno sconosciuto. Ed infatti l’entusiasmo dei tifosi non è tanto per l’arrivo del giovane attaccante polacco, quanto per la scelta del numero di maglia. Il 21enne ha deciso di indossare la maglia numero 88, scelta particolarmente gradita. Subito sul web si è riempito di commenti come: “Gran numero e benvenuto a Verona“, “Che numero fantasmagorico! BRAVO!”, “Poesia pura…”, “Già idolo dei tifosi”, “Numero giusto bravo”, “Numero perfetto”.

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I tifosi dell’Hellas esultano per il numero di maglia del nuovo acquisto: il legame tra l’88 e l’estrema destra

Per chi segue il calcio da poco, probabilmente tutta questa esaltazione è incomprensibile. Gli altri, probabilmente, sanno già che la tifoseria dell’Hellas Verona è composta da una frangia di ultras di estrema destra. Pur non conoscendo dunque il significato del numero 88 per l’ideologia nazista e neo nazista, immaginano che si tratti di qualcosa legato proprio a questa. Ebbene non sbagliano, visto che il numero 88 è l’equivalente della sigla “HH” (l’h è l’ottava lettera dell’alfabeto) che sta per Heil Hitler.

Ovviamente Praszelik non ha scelto il numero con questo intento, ma perché gli piace il numero 8 e la maglia con quel numero è già occupata da Lazovic. Insomma una pura casualità che è stata letta in chiave neonazista solo perché la tifoseria è di estrema destra ed ha voluto commentare in maniera ironica la scelta. Non è la prima volta che il numero 88 nel calcio fa discutere.

Era già successo qualche tempo fa con Gigi Buffon. Il portierone azzurro aveva scelto l’88 dopo che lo 00 gli era stato negato perché non previsto dal regolamento della FIGC. Alcuni hanno interpretato la scelta come una simpatia per il nazismo, ma il calciatore ha negato le accuse nei suoi confronti: “Volevo lo 00, come in NBA, oppure lo 01, ma sono vietati. Il 99 era di Guardalben, col 69 qualcuno si sarebbe offeso, col 66 se la sarebbe presa il Vaticano. Così restava solo l’88, che per me è il numero della forza. Il nazismo? Nulla di più lontano da me. La mia famiglia mi ha sempre spiegato cosa fosse l’olocausto”.

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