“La loro vita è giunta ad una logica fine”: occupazioni in tutta Europa – ecco cosa succede

Due attivisti russi sono stati arrestati dopo essersi introdotto e aver occupato la lussuosa villa in riva al mare di Kateryna Tikhonova, figlia di Putin. Il fatto è successo a Biarritz, in Francia, dove è locata la villa.

Ad attuare il colpo Sergey Saveliev e Pierre Haffner, della ‘Svoboda Liberté Association’; i due hanno occupato la proprietà Alta Mira -adesso convertita in resort molto popolare tra gli oligarchi russi- annunciando sui social media di aver cambiato le serrature per offrire rifugio ai cittadini Ucraini in fuga dalla guerra.

La proprietà dovrebbe appartenere legalmente a Kirill Shamalov, milionario russo ed ex marito della figlia minore di Putin. Haffner e Saveliev hanno affermato di aver trovato all’interno della casa un passaporto appartenente a Shamalov e la traduzione di una bolletta elettrica di Mosca.

Su Twitter e Telegram circolano, già da qualche ora, le fotografie che mostrano gli attivisti -bandiera ucraina alla mano- all’interno della lussuosa residenza, che conta otto camere da letto e tre bagni.

Haffner ha rinominato la proprietà ‘Villa Ucraina’ e ha chiesto ad attivisti e avvocati di chiedere alla cittadina di Biarritz e alla polizia di convertire la villa in una casa-rifugio. Nel frattempo ha scritto su Facebook: “Abbiamo assaltato il castello di Putin a Biarritz“.

L’occupazione dell’immobile ha avuto vita breve

L’occupazione dei due attivisti non è durata molto, sfortunatamente per loro: poco dopo essersi barricati all’interno, la polizia locale è intervenuta forzando l’accesso ed ha arrestato i due uomini, che adesso si trovano in custodia cautelare.

I due sono amici di Vladimir Osechkin, famoso dissidente politico russo in esilio, fondatore di un gruppo a sostegno dei diritti umani, attraverso il quale ha denunciato gli abusi e le violenze sessuali subite dai prigionieri nelle carceri russe. Adesso l’uomo si trova nella lista degli uomini più ricercati nel suo paese.

Ha concesso una dichiarazione al ‘The Guardian’ in merito ai recenti accadimenti: “Non è giusto. Questa non è giustizia… I miei amici non stavano danneggiando la proprietà, la stavano preparando in modo da accogliere i rifugiati ucraini, tra i quali si trovano tantissimi bambini. Stavano facendo soltanto quella. Mi hanno anche chiesto di comprare lenzuola e coperte per le persone che avrebbero accolto”.

Sempre Osechkin ha scritto sul suo profilo Facebook: “In Europa, la famiglia Putin e i suoi complici oligarchi hanno comprato centinaia di ville. Adesso la loro vita di lusso è giunta ad una logica fine, perché devono pagare per i loro crimini di guerra e di regime…”.

Ha concluso: “Adesso non si parla più di feste di lusso in villa. È importante essere responsabili e giusti nel 21esimo secolo. Noi continueremo. Ponete fine alla guerra“.

Gli attivisti si stanno muovendo anche in altre nazioni

Intanto anche nel centro di Londra degli attivisti hanno occupato una villa di proprietà dell’oligarca russo Oleg Deripaska, che al momento si trova nella lista dei sanzionati in Regno Unito. Su Twitter è stata condivisa anche l’immagine del fatto, che mostra una bandiera ucraina alla finestra e uno striscione con scritto: “Questa proprietà è stata liberata“.

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