“Si tratta della città perduta di Atlantide”: l’incredibile scoperta su Google Maps dell’ufologo

Google Maps per i cospiratori e gli amanti delle bizzarre ipotesi che toccano il mondo degli UFO possiamo dire che sia una vera e propria miniera d’oro.

Infatti non è la prima volta che auto-proclamati ufologi o complottisti si imbattono in strutture piuttosto strane proprio grazie alle ricerche su Google Maps e mettono in piedi teorie e storie bizzarre in merito.

ufo google maps

In questo caso parliamo dell’auto-proclamato ufologo Scott Waring, che grazie a Google Maps ha trovato nei pressi del Perù una cupola a forma di disco della grandezza di circa 8 km.

Waring non ha tardato a lanciare la sua teoria tirando in ballo, come nel migliore dei casi, la città di Atlantide: “Credo sia delle dimensioni giuste per essere la città perduta di Atlantide”.

Nel suo blog ‘UFO Sightings Daily’ Scott ha raccontato: “Ho a lungo creduto che fosse una nave aliena che galleggiava sull’oceano e poi sommersa”. Andando avanti con il suo discorso Waring crede che questa possa essere la prova di “alieni antichi” e che questa struttura sia sommersa sul fondo dell’oceano.

Per quanto riguarda la grandezza della cupola Waring l’ha calcolata in circa 8 km usando dei righelli digitali.

La cupola rivenuta da Waring si trova nei pressi delle linee di Nazca

Ma la cosa (a suo modo di vedere) incredibile e che ha letteralmente mandato in visibilio l’improvvisato ufologo è stato il fatto che questa cupola si trova al largo del Perù nei pressi del deserto di Nazca, patria delle famosissime linee di Nazca, che si possono datare tra il 500 a.C. e il 500 d.C.

Ovviamente Waring non c’è stato molto a fare due più due e a collegare le due cose: “Si dice che quelle linee di Nazca siano disegni per accogliere un dio. Allora una tale tecnologia aliena che solcava i cieli poteva essere facilmente scambiata per delle divinità”.

Ma questa non è la prima volta che le idee e le teorie strampalate di Waring invadono il web.

In precedenza, per esempio, aveva rinvenuto una pietra simile a un volto su Marte. Il volto ricordava la statua del filosofo Socrate ed era bastato questo a Waring per dire che il filosofo della maieutica proveniva dal Pianeta Rosso.

Dato il background, supponiamo che questa sia solo l’ultima trovata e che non tarderanno ad essercene altre.

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