Elisabetta II prepara il figlio Carlo: siamo alla fine del suo regno – ecco cosa è emerso

Secondo un esperto reale, la regina avrebbe chiesto a suo figlio, il principe Carlo, di iniziare a esaminare e prender “confidenza” con i documenti di Stato riservati, in modo che possa assumere rapidamente il ruolo di re, quando lei non ci sarà più. Insomma, Elisabetta II si sta preparando e sta preparando il Regno Unito ad una nuova era della sua monarchia, proprio per questo Sua Maestà vuole che il Principe del Galles, che ormai ha 73 anni, sia al passo con le funzioni istituzionali che si confanno alla sua figura regale.

Elisabetta e Carlo

In un articolo del ‘Daily Star’, Robert Jobson, autore del libro “Diana“, uscito nelle librerie nel 2002 cinque anni dopo la morte della Principessa, ha dichiarato che il decesso del principe Filippo, all’età di 99 anni l’anno scorso, avrebbe segnato un “cambiamento epocale” per la posizione di Carlo all’interno della famiglia reale.

Scrivendo sulle colonne dell’Evening Standard’ – quotidiano locale londinese – il giornalista ha descritto la nuova procedura come parte dell’ultima di una “serie di consegne“, che includeva il viaggio del duca e della duchessa di Cambridge in visita reale nei Caraibi che ha sortito però tutt’altro effetto da quello sperato dalla sovrana.

William e Kate, infatti, hanno cancellato il primo grande impegno, correlato al giubileo di platino della Regina Elisabetta II, per i diritti degli indigeni nelle ex-colonie britanniche nei Caraibi. La coppia avrebbe dovuto iniziare il tour caraibico domenica, alla scoperta di una piantagione di cacao del Belize, tuttavia i residenti del piccolo villaggio Indian Creek hanno organizzato una protesta contro la visita ufficiale dei duchi, paragonata alla stregua del colonialismo e vissuta come un “affronto” per l’intera comunità indigena.

Insomma, tra i compiti impartiti dalla Regina, questo sarebbe non solo il meno riuscito, ma anche il meno gradito. Londra sbaglia atteggiamento, cercando di tenere strette le sue ex-colonie con visite programmate sul territorio, come quella dei duchi di Cambridge, per nulla accettata da parte della popolazione locale. Sarebbe meglio, in qualche modo, evitare questo obsoleto legame coloniale, preoccupandosi di mantenere buoni rapporti con le ex-colonie all’interno del Commonwealth, evitando così brutti incidenti diplomatici, prestando, invece, tutta l’attenzione al futuro re e alle sue nuove mansioni.

Le nuove responsabilità di Carlo

Come riportato sempre dal ‘Daily Star, descrivendo i dibattiti attorno alle nuove responsabilità del Principe del Galles, Jobson ha scritto: “La regina, conosciuta come Reader Number One a Whitehall (uno dei centri del potere inglese), vuole che Carlo sia tenuto al corrente di tutte le questioni di Stato riservate, in modo che la transizione sia il più semplice possibile, se dovesse succedere qualcosa a lei.”

E ha aggiunto inoltre che il principe sarebbe il ” futuro monarca meglio preparato di sempre”, poiché è già stato coinvolto in incontri con il governo da diversi decenni ormai, soprattutto per le proposte di nuove leggi, nonché le note dil Gabinetto. Ma il Daily Star fa anche presente che il mese scorso qualcuno di molto vicino alla famiglia reale ha affermato che Carlo e il principe William stanno lavorando ad un piano per snellire la monarchia in futuro: “meno persone significa meno problemi”.

L’indiscrezione è arrivata dopo la discussione tra padre e figlio sui loro piani per il futuro, quando entrambi saliranno al trono. Secondo una fonte, infatti, i due hanno deciso di “guidarsi a vicenda” nella loro missione di riformare la famiglia reale, in modo che assomigli a un’istituzione più circoscritta, in pieno stile europeo, composta da un minor numero di membri.

In quest’ottica, il recente scandalo del Principe Andrea, accusato di abusi sessuali da Virginia Giuffre, l’attivista vittima del giro di traffico di minorenni messo in piedi da Jeffrey Epstein, sicuramente non ha giovato al buon nome dei Windsor, già in perdita rispetto al passato, in un più ampio processo di secolarizzazione religiosa ed istituzionale che non vede più nell’Europa il centro del mondo. Proprio per questo, stando a quanto fa sapere la fonte reale, il duca di Cambridge sarebbe “entusiasta per questo nuovo capitolo della sua vita e delle sfide che dovrà affrontare”.

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