Come sta Francesco Nuti: la vita dopo l’incidente e la scelta sorprendente della figlia

Francesco Nuti spegne oggi 67 candeline. Gli auguri del fratello che lo definisce un’artista “sincero e spregiudicato”. I momenti più salienti della sua carriera fino al terribile incidente, e l’amore della figlia, Ginevra Nuti, che appena 18enne è diventata sua tutrice

Spegne nella giornata di oggi 67 candeline Francesco Nuti, uno dei personaggi più noti e amati del cinema italiano.

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Attore, regista, sceneggiatore oltre che produttore cinematografico e cantante, Nuti muove i suoi primi passi nel mondo del cinema giovanissimo, fino a riuscire ad imporsi, a cavallo fra gli anni Ottanta e i Duemila, come regista riconosciuto a livello internazionale.

Ed è proprio in quest’ultimo periodo che accade una tragedia nella vita di Nuti che cambierà per sempre le sue sorti lavorative, ma anche quelle umane.

Accanto a lui, però, rimangono sempre presenti il fratello maggiore Giovanni, medico, musicista e compositore, ma soprattutto la figlia Ginevra, che diventata maggiorenne si è prontamente offerta a ricoprire il ruolo di tutrice legale del regista.

Francesco Nuti: una vita per l’arte e il cinema

Nato a Prato il 17 maggio del 1955, Francesco Nuti, fin da studente, manifesta una fortissima passione per il cinema, che inizierà a mettere in campo portando in scena monologhi di sua produzione. 

Si unisce poi al trio di cabaret I Giancattivi, composto da Alessandro Benvenuti e Athina Cenci, trio che abbandonerà nel 1982 per iniziare la sua carriera cinematografica solista ma anche come attore.

Fra le pellicole più iconiche fra gli anni Ottanta e gli anni Novanta ricordiamo: Casablanca (1985), con il quale vinse il premio come miglior regista emergente, e il suo secondo David di Donatello come miglior attore.

Impossibile non ricordare film come Tutta colpa del paradiso (1985), Stregati (1986), Caruso Pascoski (di padre polacco) (1988), Willy Signori e vengo da lontano (1989) e Donne con le gonne (1991).

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In quegli anni, precisamente nel 1988, Nuti si dedica a un’altra sua grande passione, la musica, e partecipa al Festival di Sanremo con il brano Sarà per te duettando con Minetta, brano che, fra l’altro, verrà inciso anche da Mina.

Negli anni duemila esce OcchioPinocchio, seguito da pellicole quali: Il signor Quindicipalle (1998), Io amo Andrea (2000) e Caruso, zero in condotta (2001).

Questi film, però, non riescono a ottenere il successo della prima fase della sua regia.

In quegli anni l’attore e regista inizia a soffrire di depressione, al punto di tentare il suicidio.

Nel 2005 recita per l’ultima volta nella pellicola di Claudio Fragasso Concorso di colpa, poliziesco in cui ricopre il ruolo dell’ispettore Francesco De Bernardi.

Il tragico incidente e l’amore della figlia Ginevra

Il 3 settembre del 2006 avviene, però, una tragedia. A causa di un incidente domestico, si suppone che sia ruzzolato dalle scale della sua abitazione, Francesco entra in coma a seguito di un ematoma cranico.

Ricoverato d’urgenza presso il Policlinico Umberto I di Roma, viene poi spostato presso un centro clinico specializzato nella riabilitazione neuro-motoria.

Nel 2009, a pochi mesi dall’uscita dal coma, esce il saggio di Matteo Norcini Francesco Nuti. La vera storia di un grande talento.

A lui vengono dedicate raccolte di poesie, retrospettive, documentari e biografie, segno dell’enorme apprezzamento da parte di chi, Francesco, non lo ha mai scordato come regista.

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A luglio del 2017 la figlia Ginevra Muti, avuta con l’ex compagna Annamaria Malipiero, raggiunge la maggiore età, e decide di offrirsi come tutrice legale del padre.

“Francesco è e sarà sempre il mio papà anche se non può più parlare, muovere le mani e camminare ed è giusto che mi occupi di lui”, dichiara al Corriere della Sera.

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