Elena Del Pozzo, la piccola non è stata rapita: la svolta drammatica | E’ figlicidio

Il terribile epilogo della scomparsa della piccola Elena Del Pozzo: nessun rapimento, è stata uccisa

Inizialmente si era classificato come un vero e proprio giallo quello del sequestro di Elena Del Pozzo, la bimba di 4 anni presumibilmente rapita mentre si trovava nell’auto con la madre a Piano di Tremestieri Etneo. 

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La donna aveva raccontato agli inquirenti che, mentre stava rientrando nella propria abitazione dopo aver preso la bimba dall’asilo, tre persone incappucciate, di cui una armata di pistola, avrebbero aperto di forza la portiera dell’auto portando via Elena.

Nulla di tutto questo, però, sarebbe accaduto.

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Elena Del Pozzo, svolta drammatica: è figlicidio

Dopo una serie di indagini avviate dalla procura di Catania, è arrivata la svolta drammatica: Elena Del Pozzo è stata uccisa dalla madre.

Dopo la denuncia i Carabinieri hanno effettuato, in mattinata, un sopralluogo nella casa di famiglia, dove la donna è crollata a piangere decidendo di condurre in prima persona i militari nel luogo dove aveva omesso il cadavere della figlia.

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Nessun rapimento, dunque, ma un figliocidio, come confermato dal procuratore della Repubblica di Catania, Carmelo Zuccaro: “Purtroppo, è stato trovato il cadavere della piccola Elena, su indicazione della madre”.

Il finto rapimento della piccola Elena Del Pozzo

Inizialmente i Carabinieri avevano iniziato ad escludere alcune ipotesi rispetto al rapimento.

Anzitutto che si trattasse di un evento collegato alla criminalità organizzata, o che potesse essere un rapimento finalizzato al riscatto.

In un primo momento si stava indagando su ogni aspetto della vita della bimba, in particolare della famiglia. A quanto si apprende i genitori non erano conviventi.

Nelle ultime ore stava emergendo l’ipotesi più accreditata, ossia che si trattasse di dinamiche famigliari, come specificato dal sindaco di Mascalucia, Enzo Magra:

“Mi sono messo a disposizione dei carabinieri per aiutare le ricerche anche tramite la protezione civile, i volontari, ma – ha dichiarato – mi è stato riferito che non si tratta di smarrimento o di fuga, ma di altro, probabilmente di dinamiche familiari”.

Proprio per tale ragione, questo rapimento ha immediatamente ricordato, sia per le ipotesi che per il luogo in cui avviene, quello di Denise Pipitone.

L’appello vano di Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone

“Liberate Elena. Non fategli del male, lasciatela in qualche posto, anche vicino una chiesa in modo che la sua famiglia possa riabbracciarla! I bambini non si toccano! Tornate indietro sui vostri passi, prima che sia troppo tardi. Abbiate un minimo di pietà per questa bambina”.

Era stato questo l’appello di Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, la bambina che scomparve nel nulla a Mazara del Vallo nel 2004, ai rapitori della bambina.

Purtroppo, però, questa vicenda ha avuto l’epilogo più tragico che si potesse immaginare.

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