Arisa, ve la ricordate agli esordi? Ecco com’era: completamente diversa

Oggi Arisa è una delle cantanti più famose in Italia, con numerosi successi musicali e televisivi alle spalle. Pochi si ricordano com’era all’inizio della sua carriera e cosa diceva. Cerchiamo di scoprirlo assieme.

Quando si dice Arisa, ecco ricordare subito la parola “Sincerità”, dal titolo della canzone che l’ha resa celebre anni or sono. Poi la vittoria nel 2014 al teatro Ariston, con la canzone “Controvento”. Seguirono alcune partecipazioni televisive a Victor Victoria, X-Factor e la conduzione del Festival di Sanremo. Tornando agli esordi del percorso intrapreso dalla cantante genovese, è possibile rintracciare le sue prime espressioni di gioia nei confronti di un mondo che le stava aprendo le braccia:

“Dire grazie vuol dire aver ricevuto qualcosa, ed io ho ricevuto tanto”. Riavvolgendo il nastro, si recupera un’Arisa piena di speranze e con la determinazione di mettere su anche una famiglia:

“Come canto in ‘Io sono’. Con Peppe non programmiamo mai troppo perché preferiamo che le cose avvengano naturalmente. Certo è che in questo momento ci stiamo concentrando molto sugli impegni di lavoro”.

Un rapporto, quello con Giuseppe Anastasi, in cui la giovane credeva molto:
“Peppe è il mio equilibrio – diceva – Intorno a noi due abbiamo costruito un nostro mondo. Artisticamente il suo talento nello scrivere canzoni bellissime si sposa perfettamente col fatto che mi conosca profondamente. Un bravo autore ha la capacità di entrare nella teta dell’interprete ma lui ha ancora più vantaggio e questo i rispecchia nel nostro connubio musicale”.

Altri aneddoti raccontati da Arisa

Durante una vecchia intervista rilasciata ad un giornale online, Arisa ha avuto modo di ringraziare pure Renato Pozzetto, per aver tratto da lui ispirazione per l’ironia e, artisticamente parlando, se stessa:
“[…] Dico grazie a me stessa. La mia formazione è stata un percorso che io ho intrapreso e portato avanti e su cui ho lavorato tanto. Ascoltavo Michael Jackson, Celine Dion, Mariah Carey. Tutte queste voci bellissime ma complicate mi sono servite per arrivare alla semplicità della mia. Come nella pittura Picasso è partito dalla raffigurazione classica per arrivare al cubismo così anch’io sto cercando di sfrondare tutto partendo da molto lontano” – ha continuato Arisa.

Infine, tra le altre cose, l’interprete di “Sincerità” ha avuto parole speciali per i genitori:
“Scelgo i miei genitori e, in particolare, i loro no. Mi hanno dato la forza per lottare per avere quello che volevo e per ottenerlo senza tradire me stessa e la loro fiducia.

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