Mancanza di protezione e criminalità diffusa: qual è la città meno sicura di Italia?

Se vi state chiedendo quali siano le città più pericolose d’Europa, alcuni risultati potrebbero davvero sorprendervi. Ma cerchiamo di capirne di più insieme, indagando anche i limiti della ricerca. 

Dopo il polverone alzato da Chiara Ferragni rispetto alla sicurezza di Milano e la piccata risposta del sindaco Beppe Sala che ha mal digerito le critiche dell’influencer, viene da chiedersi cosa si intenda per criminalità e cosa rientri a pieno a titolo all’interno di questa ampia sfera d’azione. La criminalità, infatti, può essere un fattore oggettivo, ovvero rapine, furti, scippi, o peggio, sparatorie e omicidi o una sensazione di disagio. In altre parole, quella città non ci ispira la giusta sicurezza, frutto anche degli stereotipi sociali che hanno incatenato alcune realtà a certi pattern criminali, più o meno corretti.

crime index

Proprio per questo, sta facendo discutere il “Crime Index” promosso da Numbeo, un database globale serbo crowd-sourced che si occupa di diverse statistiche, una di queste riguarda i tassi di criminalità percepiti all’interno delle città. Proprio perché stiamo parlando di un’indagine basata sulle sensazioni delle persone intervistate, i dati su Numbeo non sono sottoposti a revisione paritaria, ovvero a una valutazione critica dello studio.

Si tratta, però, di uno step necessario affinché quei dati abbiano un corretto e incontrovertibile fondamento scientifico. Ma non solo. I dati su Numbeo potrebbero essere inseriti o alterati da chiunque acceda al sito. Proprio per questo, il database è stato criticato per la sua imprecisione dovuta alla facilità di utilizzo improprio delle statistiche e alla disinformazione generale che può creare.

Fondato nell’aprile 2009, Numbeo si dichiara un “database online collaborativo” che consente agli utenti di “condividere e confrontare le informazioni tra paesi e città”. Nel 2012, però, l’editorialista Alistair Walsh ha criticato l’operato di Numbeo, asserendo come le sue informazioni si basino solo su ciò che la gente dice. Un po’ come per il Crime Index.

A tu per tu con la criminalità

Nella classifica di metà anno stilata da Numbeo rispetto alle città più pericolose d’Europa, ci sono alcune sorprese che confermano però quanto il lavoro del database abbia un valore più soggettivo che oggettivo. Tutto si basa su recensioni anonime lasciate sul sito, rendendo facile costruire rapidamente un’immagine di una città in modo estremamente positivo o negativo.

città più pericolose

Le prime due città sono del Regno Unito, Bradford e Convetry, entrambe percepite tra le più pericolose in assoluto, con un punteggio percentuale di 71,24 e 68,35. Al terzo troviamo Nantes in Francia con 65,70 e al quarto, invece, tocca ad una città italiana.

Non stiamo parlando di una metropoli, ma di una città abbastanza grande da contenere, contando la popolazione sommersa, quasi 500.000 abitanti, se si considerano anche le aree più periferiche. Stiamo parlando di Catania, una realtà, e questo è innegabile, che ha tanti problemi e difetti. Uno di questi riguarda proprio la sicurezza. Non è semplice per una donna, infatti, muoversi da sola di notte anche tra le vie principali del centro storico. L’apparente calma che avvolge la città, potrebbe essere solo la superficie di qualcosa che ribolle in profondità, ma addirittura da accaparrarsi il quarto posto?

Partiamo da una premessa. Le persone che hanno lasciato una recensione sono solo 130 negli ultimi 3 anni, un numero davvero esiguo rispetto alla reale popolazione, tanto da non poter costituire statistica in sé e per sé. Tra le problematiche più sentite, però, compare corruzione e concussione, due cancri che effettivamente stanno avvelenando la città da decenni ormai, e la paura di furti, scippi, persino dell’automobile, altro problema questo abbastanza diffuso, soprattutto per alcuni modelli di macchina che restano ancora nel mirino dei criminali.

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