Finalmente spiegato il mistero dell’estinzione dei dinosauri: ad ucciderli non è stato ciò che pensate

Uno scienziato originario di Edimburgo, in Scozia, ha scoperto cosa ha davvero causato la misteriosa estinzione dei dinosauri milioni di anni fa.

Ciò che sappiamo è che i dinosauri si sono improvvisamente estinti a causa della collisione sulla Terra di un asteroide, ma da quanto saltato fuori dalle ultime ricerche la storia non è andata esattamente così.

Il ‘The Mirror’ spiega che a mettere in dubbio l’evento remoto è stata la scoperta di un enorme cratere, largo quasi 10 chilometri, al largo della costa dell’Africa Occidentale. Si crede che sia stato creato da un grande asteroide che è entrato in collisione con la Terra ben 66 milioni di anni fa.

Le ricerche su di esso hanno provato che il cratere potrebbe essersi formato all’incirca nello stesso momento nel quale un altro asteroide ha colpito la Terra al largo del Golfo del Messico. Il corpo celeste largo 13 chilometri ha non solo creato un vasto cratere, ma ha causato danni irreparabili al pianeta, tanto da dare inizio all’estinzione dei dinosauri.

Il nuovo cratere africano è stato soprannominato Nadir, e sembra sia stato creato da un asteroide largo circa 400 metri; l’impatto dovrebbe aver causato anche un violento ed enorme tsunami.

Ad occuparsi del caso è il Dott. Uisdean Nicholson, della Heriot-Watt University di Edimburgo, che per primo ha notato il cratere che era stato precedentemente registrato in diverse perizie delle compagnie petrolifere stanziate nella zona.

Due asteroidi in pochi giorni: una calamità devastante per la Terra

“Sicuramente possiede tutte le caratteristiche di un cratere formatosi a causa di un impatto” ha dichiarato l’esperto, “Queste perizie fungono un po’ da ecografia della Terra. Le studio da 20 anni ma non ho mai visto una cosa del genere. La forma di Nadir corrisponde perfettamente a quella data da un impatto; ha il bordo rialzato che circonda un’area centrale sopraelevata, e intorno è pieno di strati di detriti”.

Nadir si trova precisamente a 250 miglia dalla costa della Guinea, a circa 300 metri sotto il livello del mare. Secondo le ipotesi del Dott. Nicholson ad averlo formato potrebbe essere stato un pezzo staccatosi dall’asteroide principale atterrato in Messico.

La gravità terrestre potrebbe aver spaccato l’asteroide una volta entrato nel primo livello dell’orbita terrestre; in questo modo i due pezzi di asteroide sarebbero poi caduti sulla Terra a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro.

La Dott.ssa Veronica Bray, dell’Università dell’Arizona, ha dichiarato: “Le nostre simulazioni hanno confermato che ha creare il cratere deve essere stato un asteroide di circa 400 metri, a 500-800 metri sotto il livello del mare. Ciò dovrebbe aver generato uno tsunami alto almeno un chilometro e un terremoto di magnitudo 6.5“.

“L’energia rilasciata sarà stata 1.000 volte più potente della recente eruzione e tsunami che ha colpito l’isola di Tonga a Gennaio 2022″. La collisone nel Golfo del Messico deve aver provocato una forza distruttiva 10 milioni di volte più devastante.

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